Tragedia in mare

Una tragedia che appare inspiegabile: un emicabinato che, in velocità, si schianta contro la fiancata della Secomar Uno, imbarcazione adibita alla pulizia del mare. Il bilancio è pesante: un morto, due feriti in serie condizioni, altri due sotto shoc. La vittima è Giustino Cellini, di 49 anni, autotrasportatore: abitava a Russi in via Venturi 5. Fra i feriti ci sono una ragazza di 17 anni e una signora. E' accaduto verso le 16 di ieri a neppure un miglio da Marina di Ravenna, nei pressi del terminal della pipe-line dell'Enel. Qui la Secomar Uno era alla fonda per opera di assistenza allo scarico di prodotti petroliferi da una nave cisterna alla pipe-line. «Un motoscafo ci è venuto addosso. Non sappiamo spiegarci il perchè. Stiamo cercando di organizzare i soccorsi»: è stata la prima comunicazione fatta via radio dal comandante della Secomar alla sede a Marina di Ravenna e alla Capitaneria di Porto. L'urto era stato molto violento. Il semicabinato in vetroresina, denominato 'Donny', marca Manta Fisher di 21 piedi con un motore fuoribordo da 75 cavalli e uno di riserva da 15, ha avuto la prua danneggiata. A seguito dello schianto, i cinque occupanti sono stati scagliati contro le strutture del natante e sono rimasti feriti. Giustino Cellini, proprietario dell'imbarcazione, ha riportato gravi lesioni ed è morto. Tramite la Capitaneria di Porto è stato allertato il 118. Dall'ospedale si è alzato in volo l'elicottero che è atterrato a fatica — data la gran folla di turisti — sul molo sud di Marina: il medico rianimatore e gli infermieri sono saliti sulla motovedetta CP 487 della Capitaneria e hanno raggiunto la zona dalla sciagura. Erano le 16.30. I feriti sono stati trasbordati sulla motovedetta e sottoposti alle prime terapie; anche il corpo di Cellini è stato issato a bordo. La motovedetta ha poi fatto rotta su Marina di Ravenna dove alle 17 i feriti sono stati sbarcati e poi trasportati in ospedale. Due sono stati subito dimessi. Secondo le prime sommarie testimonianze sembra che all'origine della sciagura vi sia stato un difettoso funzionamernto del motore del semicabinato. Dalla Secomar hanno infatti visto il natante compiere un giro attorno all'imbarcazione alla fonda e poi improvvisamente fermarsi. Gli occupanti sono stati visti armeggiare verso prua forse per gettare l'ancora quando improvvisamente il motore è ripartito e il natante ha puntato diritto contro la fiancata della Secomar e si è schiantato. La dinamica potrà comunque essere chiarita solo a seguito delle indagini che gli uomini della Capitaneria di Porto stanno conducendo su delega del pubblico ministero Gianluca Chiapponi. Si tratta di stabilire anche chi, al momento della sciagura fosse ai comandi e quindi avesse la responsabilità del natante: visto che ne era il proprietario, è probabile che vi fosse Cellini. In tal caso l'indagine penale tesa all'accertamento di eventuali responsabilità, potrebbe finire archiviata. Cellini, che a Russi gestiva un'azienda familiare di autotrasporti, si trovava Marina di Ravenna assieme alla moglie e ai due figli Sandro ed Emilio (anche loro camionisti) per trascorrere il week end pasquale in camper. L'automezzo era parcheggiato nei pressi di Marinara (ai cui pontili Cellini ormeggiava il semicabinato). Qui avevano conosciuto i componenti di una famiglia toscana in vacanza anche loro in camper. Proprio con alcune di queste persone, ieri pomeriggio era stata decisa la gita al largo di Marina.