Sequestro di ombrelloni

La striscia di spiaggia occupata di circa 30 metri, non risultava autorizzata. Il provvedimento penalizzante ha mandato su tutte le furie i tre gestori dello stabilimento, che si sono ritrovati nel bel mezzo della stagione balneare con la metà degli ombrelloni in meno e con un danno economico quantificabile in circa 2mila euro al giorno.

Ma quello che proprio non accettano i tre soci, è la disparità di trattamento: nei giorni scorsi, secondo quanto affermato da uno di loro, la Capitaneria ha controllato 4-5 bagni riscontrando alcune irregolarità e gli stabilimenti interessati sarebbero stati solo sanzionati. Mentre 15 giorni fa al Bagno Lucciola sono state poste sotto sequestro circa 20 cabine.

Oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso l’Hookipa, i gestori hanno ribadito che intendono presentare domani stesso un esposto alla procura della Repubblica contro il provvedimento adottato e se non verranno dissequestrati gli ombrelloni in tempi brevi disporranno anche la chiusura dello stabilimento.

“Tra l’altro - ha spiegato Enrico Maria Pirazzini - uno dei soci, proprio questa mattina abbiamo chiesto e ottenuto dal Comune la concessione ad occupare altri 80 metri di arenile, 50 metri in più di quello finora occupato”.
L’incontro con la stampa è stato anche l’occasione per sottolineare le grosse difficoltà che esistono nei rapporti con gli esercizi pubblici di Marina e gli stabilimenti. La maggior parte dei bagni, ha rimarcato Pirazzini, offre un buon servizio e tiene conto anche delle disposizioni in materia di somministrazione di bevande alcoliche mentre ci sono locali che la incentivano.
Articolo pubblicato in RavennaNotizie.it