Marinara: al via il progetto

Il 2004, infatti, potrà finalmente vedere l’avvio dei lavori per la costruzione del comparto a terra del porto turistico internazionale.
E in un tempo neanche troppo lontano, visto che si parla di fine giugno, cioè esattamente cinque mesi dopo l’approvazione del progetto - avvenuta il 24 gennaio -, periodo minimo previsto dalla legge. Il progetto definitivo verrà presentato nel corso di un’assemblea pubblica che si terrà venerdì 13 febbraio alle 20,30 nella sede della Circoscrizione del Mare a Marina di Ravenna, in piazza Marinai d’Italia.I finanziamenti - 80 milioni di euro - ci sono tutti, come conferma Pier Bruno Caravita, presidente di Seaser Spa, la società costruttrice.
“Dopo tanti anni di attesa - commenta il presidente della Circoscrizione del Mare, Pericle Stoppa - è una grande soddisfazione quella di sapere che questa sarà finalmente la volta buona, dopo tante aspettative andate deluse. Il fatto che fra 4-5 mesi potremo vedere l’inizio dei lavori e fra 3-4 anni la fine è un risultato importante, conseguito grazie all’impegno di tutti”.
Per Marina di Ravenna si prepara, dunque, una rivoluzione, che la travolgerà non solo dal punto di vista urbanistico ma, molto probabilmente, anche da quello socio-economico.La parte a terra di Marinara sarà divisa in nove lotti con diverse destinazioni d’uso. A grandi linee comprenderà sedi di circoli sportivo-ricreativi, residenze turistiche, attività commerciali, esercizi pubblici, attrezzature per lo sport e lo spettacolo, attività espositive, un supermercato e, ovviamente, officine e ricoveri invernali per le barche.Piazza Dora Markus verrà “prolungata” per diventare il “fronte marino” del paese. In questo modo il centro di Marina di Ravenna si riapproprierà di quel contatto diretto con l’acqua che gli era stato precluso quando, circa quarant’anni fa, venne vietata la balneazione all’interno delle dighe a cui poi seguì, alla fine degli anni ’70, la costruzione di una banchina di cemento armato per proteggere il paese dalle mareggiate. Oggi, l’area davanti alla piazza è profondamente degradata, in parte utilizzata come parcheggio estivo.Il prolungamento, evidenziato da artifici architettonici, sarà costituito da tre edifici collegati tra loro. Ognuno sarà composto da sei negozi al piano terra e da sei appartamenti al primo piano, della dimensione di circa 80 metri quadrati.Particolare attenzione verrà dedicata al verde pubblico, con la possibilità di installare giochi per bambini, edicole e chioschi. “La realizzazione della fascia di collegamento tra lo specchio d’acqua e il comparto a terra - spiega l’architetto Danila Calori, che ha collaborato alla realizzazione del progetto elaborato dallo studio dell’architetto Bruno Minardi - dovrà avvenire attraverso ampie fasce di verde collegate all’acqua e soluzioni non impattanti dal punto di vista paesaggistico. I materiali utilizzati saranno prevalentemente di origine naturale”. In questo senso va anche la previsione di una piazzetta in cui potersi rilassare in mezzo al verde.
Sul fronte mare, verso la diga Zaccagnini, sorgerà una torre circolare di cinque piani destinata ad accogliere gli uffici direzionali e quelli di enti come la Guardia di Finanza e la Guardia Costiera.E poi, nei fabbricati a fianco, altri negozi e appartamenti, grandi anche fino a 120 metri quadrati. In specifico, nel progetto, non si parla di strutture ricettive, ma se un imprenditore dovesse farsi avanti per costruire un albergo potrebbe chiedere il cambio di destinazione. Alcune palazzine di due piani sono poi state progettate appositamente per accogliere, su terrazze, bar e ristoranti. Inoltre, nel lotto che si svilupperà da piazzale Adriatico fino alla banchina, troveranno posto una sala polifunzionale, adatta ad accogliere spettacoli e in grado di ospitare 400 persone, e una discoteca con porticato e giardino che, durante i mesi estivi, potranno essere utilizzati per il ballo all’aperto. Molto probabilmente, in quest’area si trasferirà anche il supermercato di viale delle Nazioni.Infine, Marinara rappresenterà, forse, la fine del problema parcheggi, che da diversi anni è il tormentone estivo di Marina di Ravenna. Sorgeranno, infatti, ex novo 600 posti auto ad uso pubblico, a cui si devono aggiungere la sistemazione di piazzale Adriatico e i 10 mila metri quadrati di posteggi riservati ai proprietari delle barche. “Marinara - afferma Pericle Stoppa - è un’occasione importante, che porterà indubbi vantaggi. Certo, il paese dovrà adeguarsi, anche perché non si tratterà di uno yacht club chiuso in se stesso, ma di un’espansione di tutta Marina di Ravenna verso il mare”.
Articolo pubblicato sul "Corriere Ravenna"