Niente vento per la regata

Il vento, impalpabile sin dalle prime ore del mattino, ha cominciato a ritirarsi con inesorabile lentezza già dagli attimi immediatamente successivi al via, rendendo impossibile lo svolgimento della seconda regata in programma, la sesta della manifestazione velica organizzata dal Ravenna Yacht Club che ha visto impegnate tra le boe oltre ottanta imbarcazioni.
Radunati tutti gli iscritti nei pressi della barca giuria, il comitato comunicava agli equipaggi l’intenzione di attendere sino alle quattordici l’arrivo del vento. Una brezza, per quanto leggera, avrebbe permesso lo svolgimento della tanto sospirata sesta prova che, oltre a portare un altro risultato da aggiungere alla serie, avrebbe permesso a tutti i partecipanti di scartare il peggior piazzamento raccolto nell’arco di tutta la manifestazione. La totale assenza del vento, il mare di specchio, un pallido sole e l’arrivo di una leggera foschia lattiginosa rendevano le barche protagoniste di un quadro surrealista. La visione degli scafi sospesi nel vuoto, davanti ad una spiaggia su cui riecheggiavano i fischi emessi dalle sirene anti-nebbia dei pozzi, non lasciava alcuna speranza ai volenterosi organizzatori. Alla fine, quindi, le prove valide sono state solo cinque, di cui due fortemente condizionate dal vento leggerissimo e una estremamente avvincente, situazione che, non consentendo lo scarto di nessun risultato, ha precluso ogni possibilità di successo alle imbarcazioni che durante la manifestazione sono incorse in ritiri, squalifiche o assenze. Va comunque fatto notare che nel mondo della vela agonistica sono sempre di più le manifestazioni e le classi ad aver abolito lo scarto, indipendentemente dal numero di prove svolte. Un esempio su tutti viene dalle spettacolari regate (dal Campionato mondiale all’Europeo) che vedono protagonisti i Mumm 30 e i Farr 40, due dei monotipi più in voga del momento: si gareggia senza scarti, premiando regolarità e costanza.
L’unico problema che rimane da risolvere riguarda le parità registrate in tre classi: due per la vittoria (Open 35 e Open A) e una per il terzo posto (Open 40). Per rimediare a questa situazione è stato convocato un incontro tecnico tra organizzatori e rappresentanti della Federazione italiana vela. In caso di parità il regolamento premia il miglior piazzamento ottenuto nell’ultimo scontro diretto. Facile, verrebbe da pensare. Il problema è che la regata di domenica è stata convalidata come recupero della quinta prova mentre la terza e la settima sono state annullate. Di conseguenza è la regata di due settimane fa a risultare, sulla carta, l’ultima prova del campionato: un caso degno di Sherlock Holmes.
L’appuntamento per tutti i partecipanti è per il 28 febbraio, data in cui avrà luogo l’attesissima cerimonia di premiazione, vero atto conclusivo della manifestazione.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"