Arrestato mentre cercava di rubare un marsupio

L’ultimo caso sabato sera, poco prima di mezzanotte, in un bagno di Marina di Ravenna. Il ladro striscia gattoni sulla sabbia come un predatore notturno, la ragazza di Finale Emilia ha lasciato il marsupio a pochi centimetri dal lettino, dove è amabilmente intrattenuta da un coetaneo romagnolo.Il ladro prende il marsupio senza che nessuno se ne accorga e fa marcia indietro. Sta per scappare nell’oscurità, ma viene bloccato e arrestato da due carabinieri in borghese della stazione di Marina. Si chiama Hichem Mrabet, ha 31 anni, è tunisino e abita a Padova, come decine di suoi connazionali, molto spesso clandestini. E’ arrivato in riviera da poche ore. Giusto il tempo di “farsi qualche marsupio” e tornare nelle città di provenienza con cellulari e diverse centinaia di euro.A Hichem è andata male. I carabinieri sono stati più bravi di lui. Oltre al marsupio della ragazza, trovano le chiavi di un’auto, il telecomando di un cancello, un altro portafogli e un Postamat. Prima della ragazza ne ha ripuliti altri tre, nella stessa notte. Si tratta di altri due bolognesi e di un giovane di Ravenna.
Purtroppo,però, questa è solo una goccia in una mare di furti e di denunce. Il problema dei “predoni della notte” è infatti ripreso in maniera ancora più grave dopo la pausa invernale. E sembra che quest’anno sia ancora più diffuso.“Il problema - fa sapere un carabiniere impegnato per arginare il fenomeno criminale - è che la voce purtroppo si è sparsa. Dal venerdì alla domenica arrivano sulle spiagge ravennati decine e decine di maghrebini, molto spesso clandestini, appositamente per rubare.
Il fenomeno sta crescendo a dismisura”.Per avere un’idea della situazione basta attenersi al numero delle denunce. Un centinaio in un solo weekend. “Ma la cifra, durante la settimana, cresce ancora - spiega un carabiniere - visto che molte vittime preferiscono denunciare i furti solo quando arrivano a casa. E altri ancora se ne accorgono solo dopo aver lasciato i lidi ravennati”.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"