Video sorveglianza…

Di solito per i ragazzi ripresi dalle telecamere si aprono le porte del successo; ai giovani ripresi da quelle posizionate lungo viale delle Nazioni che hanno qualcosa da nascondere, potrebbero aprirsi quelle del carcere. Mentre chi decide di sfidare il Codice della strada, anziché firmare autografi, si vedrà recapitare foglietti già firmati con l’indicazione del quantum da pagare.Prevenzione e repressione. Sono i principi alla base dell’investimento effettuato dall’Amministrazione (pari a 140mila euro), che ha accolto la proposta del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza di installare un sistema di videosorveglianza a Marina di Ravenna. Nemmeno il tempo di partire e già si pensa di estendere l’esperimento ad altri lidi e al centro storico di Ravenna.Nell’estate in cui spuntano coltelli con eccessiva disinvoltura ed emerge l’assoluto disprezzo nei confronti delle divise, le forze dell’ordine possono sfruttare l’ausilio del “Grande fratello”. Da nove giorni le telecamere installate lungo il viale pedonale di Marina, collegate direttamente alle centrali operative di Vigili urbani, Polizia e Carabinieri, sono entrate in funzione. Nonostante il periodo di servizio sia ancora troppo esiguo per stilare un bilancio, il “reality show” realizzato da Valerio Maioli ha già sortito i primi effetti.“Si tratta di un sistema tecnologicamente avanzato - sottolinea il vice sindaco Giannantonio Mingozzi - che permette di registrare immagini 24 ore su 24 e monitorare un tratto di strada di quasi 3 chilometri. Realizzato in tempi rapidissimi (appena 22 giorni, ndr) e in grado di riprodurre immagini ad altissima risoluzione, rappresenta un contributo che servirà ad agevolare il compito delle forze dell’ordine e a garantire più sicurezza ai cittadini nel più assoluto rispetto della privacy. Le tre telecamere (piazzate all’altezza del Park Hotel, della Taverna Bukovski e del Caffè del Mare, ndr) non saranno la panacea risolutiva ai problemi del litorale, ma costituiscono uno strumento preventivo a disposizione degli organi inquirenti e della magistratura e un valido deterrente contro atti vandalici ed episodi di piccola e media criminalità”. All’avanguardia in Italia (solo Viareggio, tra le località turistiche, dispone di un sistema di videosorveglianza “on the beach”), l’occhio elettronico - oltre a garantire la sicurezza di turisti e cittadini - servirà a tutelare anche le stesse forze dell’ordine. Il prefetto Umberto Calandrella, il questore Fulvio Della Rocca, il maggiore dei carabinieri Giulio Mancuso e il comandante della Polizia municipale, Bartolomeo Schioppa, hanno sottolineato la funzione deterrente delle telecamere. “Da un’indagine effettuata a Bergamo - ha sottolineato Calandrella - le violazioni al Codice della strada nelle vie in cui è in funzione il sistema di videosorveglianza sono diminuite drasticamente”. “Grazie a questo sistema - spiega Pericle Stoppa, presidente della Circoscrizione del Mare - Marina potrà liberarsi dall’etichetta di località violenta. Le telecamere sono un ottimo sistema per isolare i pochi scalmanati che vivono in modo eccessivo spiaggia e divertimento, danneggiando l’immagine della città”.