Progetti sul futuro della Pialassa del Piombone

DOMENICA 13-02-2005 ore 9.00 -12,30
Nella sala comunale in Piazza Marinai d'Italia 14
MARINA DI RAVENNA

Si svolgerà un incontro dibattito sui temi:
-FUTURA ESPANSIONE DEL PORTO E AREE INDUSTRIALI NELLA PIALASSA DEL PIOMBONE VERSO MARINA DI RA VENNA, PROGETTO ALTERNATIVO PER UN POTENZIAMENTO DEL PORTO E SAL V AGUARDIA DELLE ZONE AMBIENTALI E DELLA RIVIERA;
-INTERRAMENTO COME RISAN AMENTO DELLA PIALASSA PIO NBO NE PROPOSTO DALL' AUTORITA' PORTUALE, PRESENTAZIONE DI UN PROGETTO ALTERNA TIVO;
-SALVAGUARDIA USI CIVICI DI PESCA NELLE PIALASSE RAVENNATI

E' in corso un tentativo molto deciso per interrare quel che resta della Pialassa del Piombone, zona umida posta a ridosso della Pineta di Marina di Ravenna, luogo di nidificazione e riproduzione dell'avifauna, e ultimo baluardo ecologico alla edificazione intensiva delle installazioni industriali del Porto di Ravenna. L' approvazione del progetto da parte dell' Autorità Portuale di Ravenna per procedere con l' ampliamento della zona portuale all' interno del Piombone, sconcerta, in quanto prevede:
l) La costruzione di un argine tra il porto canale e il Piombone, che è giustificato come barriera di separazione delle acque.
Esso non ha alcun senso, in quanto le acque che alimentano il porto e il Piombone, sono le stesse, che attraverso il canale Candiano, entrano ed escono dal mare, per cui se fossero inquinate le acque del porto, le correnti farebbero circolare le stesse acque anche dentro il Piombone.
Nel progetto è espressamente dichiarato che questo argine ha il solo scopo di costituire un deposito per il materiale di risulta derivante dal dragaggio del porto canale.
Questo argine costituirebbe una barriera al ricambio dell'acqua all'interno del Piombone, che oggi avviene esclusivamente attraverso il Candiano, ed inoltre andrebbe ad interrare migliaia di metri quadri di zona umida.
2) All'interno del Piombone è prevista la realizzazione di una cassa di colmata di 250.000 mq di superficie che in realtà, successivamente sarà da destinarsi a deposito di container e capannoni.
In sostanza il Piombone viene trasformato in una immensa cassa di colmata, così un po' per volta si troverebbe completamente interrato, e il tutto sotto la denominazione di intervento di risanamento.
Marina di Ravenna si ritroverebbe a ridosso dell' area portuale e industriale, senza più lo spazio vuoto non edificato costituito dalla Pialassa del Piombone.
E' risaputo che da anni a Ravenna non si sa dove scaricare il materiale proveniente dai dragaggi della zona portuale, ma per questo, non significa si debba trasformare il Piombone in una immensa discarica.
3) Trasformazione del Piombone per una superficie di 100.000 mq a impianto di fitodepurazione, anziche realizzare un vero impianto di depurazione per gli scarichi del porto, fuori dal Piombone.
4) Realizzazione di bocche a battente (porte vinciane) per l'entrata dell'acqua in Piallassa, che ne ridurebbero enormemente la portata con aumento dell'eutrofizzazione ed inoltre, impedirebbero l'entrata della fauna ittica che usa come luogo per la riproduzione il Piombone.
La costruzione di 4.600 m di piste ciclabili che costituirebbero un disturbo continuo all'avifauna che attualmente staziona e nidifica in Piallassa.

Sono contrari a questo progetto:
pescatori, cacciatori, operatori del turismo ed ambientalisti, Associazioni venatorie , la Coop PRAIM di pescatori, pescatori autonomi, capannisti singoli ed associati, il WWF , Italia Nostra ( RA ), il Comitato per la difesa della Fabbrica Vecchia e del Marchesato ,la Pro Loco di Marina di Ravenna,Alvaro Ancisi Associazione Diritti Civili Lista Per Ravenna, Ordine Della Casa Matha, Lega Ambiente, e cittadini singoli.

Tutti sono concordi sui seguenti punti:
1. l'irrinunciabile espansione del porto di Ravenna, non deve avvenire a spese del Piombone;
2. il progetto non porterà ad un risanamento, ma alla morte della Pialassa del Piombone stessa per
interramento, con grave danno per Marina di Ravenna e tuuto il litorale;
3. occorre un nuovo progetto che parta da più sinceri obbiettivi di recupero ambientale del SIC (Siti di Importanza Comunitaria) dragando in particolar modo i canali preesistenti che si sono interrati con l'andare del tempo all'interno della Pialassa del Piombone;
4. tutelare gli usi civici di pesca a cui è soggetta tutta la Pialassa e del vincolo ambientale a cui è gravata di conseguenza, ai sensi dell'art. 149, del D. 19s. 490/99.
Si chiede alle forze politiche un impegno concreto affinché, non venga spacciato per progetto di risanamento, un intervento che, ha come unico scopo quello di creare le premesse per l'interramento
completo del Piombone, con grave danno per l'ambiente e Marina di Ravenna, devono essere invece recuperate le aree industriali dismesse, che a Ravenna sono numerose, ed inoltre l'ambiente, come il buon senso, non è ne di destra ne di sinistra.
Ricordiamo inoltre che nella riunione della Commissione Provinciale per le Bellezze Naturali del 13-06-1995, la zona della Pialassa del Piombone era stata dichiarata zona da vincolare, poi misteriosamente, il Comune non ha mai pubblicato questo vincolo; per questo fatto è stato presentato un esposto alla Magistratura, che sta indagando.

Sono stati invitati e saranno presenti vari amministratori ed esperti .
LA CITTADINANZA E' INVITATA
ORGANIZZAZIONE: COMITATO DIFESA PIALASSA DEL PIOMBONE
- TEL. 0542 640322
- FAX 0542647433
- CELL. 336551972
- E-mail: MONDUCCI@STUDIOMONDUCCI.191.IT
- Dott. Arch. SERGIO MONDUCCI

Imola 03-02-2005