Marinara: passa la variante ma…

Il voto non è stato però del tutto indolore per la maggioranza. Dopo che la richiesta di rinvio della discussione proposto da Forza Italia con il sostegno di Pri, Achille Alberani e An - la delibera è stata alla fine approvata con i voti a favore di Ds, Rifondazione, Margherita e Forza Italia Ravenna e quelli contrari di Forza Italia, An, Lista per Ravenna e Verdi. L’Edera invece ha deciso di non partecipare al voto, come pure Achille Alberani. Mentre il consigliere comunale della Margherita, Sauro Giorgini si è astenuto. La delibera è stata illustrata dall’assessore all’Urbanistica, Fabio Poggioli. “Si tratta - ha spiegato - dell’adozione di una variante al Pue relativo al porto turistico di Marina di Ravenna, già approvato nel 1998 con il solo voto contrario del gruppo dei Verdi, conforme al Piano regolatore per la portualità turistica. La variante è dettata dall’esigenza di adeguare il piano alle prescrizioni conseguenti alla valutazione di impatto ambientale relativa alla variante al Piano regolatore portuale”. È stata quindi apportata “una leggera riduzione della capacità edificatoria già prevista, dai 24.380 a 23.000 metri quadrati e aggiunta la previsione di aree ricettive”. Per quanto riguarda invece i parcheggi interrati, ha spiegato Poggioli, “abbiamo solo chiarito la procedura e richiesto una perizia sulla fattibilità”. Ma nonostante sei anni fa, come si è detto, la delibera incassò solo il voto contrario del Sole che ride, questa volta neppure la maggioranza è stata compatta. “Già in Commissione urbanistica - ha sottolineato il capogruppo dell’Edera Silvia Lameri - avevo avanzato delle perplessità circa la consistenza del costruito, in particolare per quanto riguarda la sicurezza dei parcheggi interrati; per questo avevo chiesto il rinvio della delibera affinché il progetto esecutivo fosse prima valutato dalla Conferenza dei Servizi (in programma ieri, ndr) e successivamente dal Consiglio comunale; la mancanza di tale parere di conformità tecnica allegato alla delibera, mi impedisce di partecipare al voto”. Stesso comportamento ma con motivazioni diverse quello di Achille Alberani. L’esponente del Mre da qualche mese uscito dal gruppo del Pri ha imputato al suo essere “consigliere semplice”, e quindi di non essere all’interno nè di alcun gruppo né di alcuna commissione, il fatto di trovarsi “spesso nelle condizioni di dover votare cose di cui non conosco i contenuti. Siccome, anche questa volta, mi trovo in questa situazione, dichiaro di non poter partecipare al voto”. Ma anche buona parte dell’opposizione (con l’unica esclusione di Fira) ha votato contro la delibera. Dopo aver chiesto, invano, di rimandare la discussione per un ulteriore approfondimento, l’azzurro Pietro Martini, ha partecipato al dibattito illustrando, nel suo intervento la proposta di sei emendamenti, poi tutti respinti dall’assemblea. Uno di questi in particolare, riguardava la richiesta di adeguare la proposta in delibera dei parcheggi (mezzo posto auto per un posto barca) allo “standard” di due o tre posti auto per uno posto barca. “La proposta in delibera - ha sottolineato Martini - è una soluzione estremamente sottodimensionata e che contrasta fortemente con le esigenze di parcheggio di Marina di Ravenna. Anche l’ufficio traffico e viabilità ha sollevato questo problema”. L’altro nodo posto da Martini è stato quello delle opere a terra. “Se questa delibera contenesse solo la realizzazione della struttura a mare il nostro il voto sarebbe favorevole. Siccome invece vi rientrano tutte queste modifiche regolamentari che vengono utilizzate poi realizzare un intervento di 23mila metri quadrati di attività turistiche commerciali nella zona antistante il porto senza la dotazione sufficiente di parcheggi, non ci sentiamo di approvare una simile soluzione che creerà ulteriori disagi al territorio di Marina di Ravenna”. Più o meno la stessa questione posta da Alvaro Ancisi, della Lista per Ravenna. Coerente con il voto contrario di sei anni fa la Verde Grazia Beggio. “Anche se è vero - ha ammesso - che rispetto al primo programma fortemente impattante, questo è un progetto se non migliorativo, almeno meno peggio”. Sergio Covato (An) ha lamentato a sua volta la mancanza “di una piena conoscenza di tutti gli aspetti tecnici”. Mentre Stefano Cortesi Siboni (Fira) esprimendo sintonia con la maggioranza, ha sottolineato l’importanza del progetto per lo sviluppo del territorio. Nel dibattito sono intervenuti anche il capogruppo della Margherita Aldo Fabiani e il diessino Serafino Ferrucci. Poi la replica di Poggioli. “Il numero dei parcheggi riferiti ai posti barca, - ha precisato - è determinato da indicazioni dell’Associazione Internazionale di Navigazione, organo di emanazione governativa. Il progetto prevede comunque un numero totale di parcheggi ben maggiore a quello previsto dal Piano per la Portualità turistica, dato che vanno sommati a quelli previsti anche quelli degli altri servizi e che si impegnerà, fra strade di servizio e parcheggi, un totale di 6 ettari di superficie. Ho l’impressione -ha aggiunto l’assessore - che, da parte dell’opposizione ci sia stata la richiesta di inasprire gli obblighi da parte del soggetto attuatore, più di quanto non venga previsto negli altri interventi, forse per la volontà di affossare questo intervento da tutti ritenuto strategico. Gli obblighi richiesti sono gli stessi di tutte le altre convenzioni, che non avevano fino ad ora destato obiezioni da parte dell’opposizione (che peraltro aveva già votato il progetto prima degli adeguamenti alla valutazione di impatto). Concludo rispondendo alla consigliera Lameri che chiede gli esiti di una Conferenza dei Servizi già presenti in delibera. La conferenza alla quale parteciperemo domani (ieri, per chi legge ndr) è riferita a una procedura diversa che riguarda l’applicazione della Legge Burlando”. Infine è intervenuto il sindaco Vidmer Mercatali che ha tenuto a ribadire l’importanza della delibera in oggetto. “Questo progetto di riqualificazione - ha sottolineato - è uno dei più importanti della nostra città, frutto di un dibattito che si sviluppa da anni e che oggi vede attuarsi anche alcune modifiche migliorative. Tutti sentiamo la necessità, dopo una fase di ripresa e crescita del turismo nel nostro litorale, di affrontare le questioni con i dovuti strumenti e di giungere, attraverso un piano oggi molto meno impattante e più rispettoso del territorio, a collocare Marina di Ravenna nel segmento medio-alto del turismo.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"