Il successo della Duna

Una serata davvero piacevole, volata via in due ore nelle quali lo scrittore e giornalista di Crema ha parlato di tutto e di tutti, cominciando con un veloce accenno alla sua passione calcistica nerazzurra (“che ho deciso di contenere, anche a parole, ma senza mai rinunciare a fare il tifoso”) per continuare trattando dei suoi libri. Severgnini ha letto personalmente alcuni brani tratti da Manuale dell’imperfetto sportivo, la sua ultima fatica che si occupa, una volta di più, delle tante sfaccettature mostrate dagli italiani, meglio se di mezza età, alle prese con lo sport, attivo o non che sia. Si è passato poi a parlare degli Stati Uniti (“un popolo che a causa del suo presidente ha perso velocemente tutta quella carica di affetto e solidarietà planetaria maturati dopo l’11 settembre”) e dell’Inghilterra, definita da Severgnini “un paese molto meno conservatore di quanto non possa sembrare, uno dei pochi veramente proiettati verso il futuro e l’integrazione razziale. Londra, in questo senso, è una città esemplare, in continuo divenire”.Il discorso è scivolato poi verso la televisione: “Ai tempi di Italians e di Viaggio in Italia affrontavo tematiche legate spesso ai miei libri, con Severgnini alle 10 (in onda da qualche mese su Sky Tg24, ndr) ho invece l’opportunità di incontrare personaggi famosi di ogni estrazione, scambiando attivamente opinioni sulla loro attività”.Prima della consueta chiusura, riservata alle domande del pubblico, Severgnini è stato costretto ad un vero e proprio tour de force di dediche sui suoi libri, fatte a centinaia ma soprattutto con larghissimo sfoggio di inventiva, visto che difficilmente un pensiero autografato assomigliava ad un altro: “non mi aspettavo sinceramente tanto calore, anzi non credo di avere mai firmato così tanti libri. E’ stata un’esperienza davvero molto bella”.Che potrebbe ripetersi, tra un anno. Prima di lasciare la Duna degli Orsi in direzione Atene, infatti, l’editorialista del “Corriere della Sera” ha rivelato che il suo prossimo libro, la cui stesura è già a buon punto, parlerà dell’Italia vista con gli occhi di un americano ed uscirà nella primavera del 2005. Giusto in tempo per un’altra serata alla Duna dei libri.