Hashish ad un carabiniere…

Il militare prima ha fatto finta di contrattare l’acquisto di mezzo chilo di “fumo”, poi ha preso tempo, avvertendo il comandante della stazione di viale Manzoni che, in collaborazione con i carabinieri di Marina di Ravenna, ha predisposto un servizio antidroga urgente. La sinergia tra gli uomini delle forze dell’ordine di stanza sul litorale ha portato all’arresto di cinque extracomunitari - due tunisini, due marocchini e un argentino - e al sequestro di quasi sei etti di hashish, 32 grammi di marijuana e otto piantine di canapa indiana coltivate sul terrazzo di un appartamento. Nella serata di martedì, tre marocchini hanno avvicinato l’uomo all’ingresso di uno stabilimento balneare. Dopo le trattative, quando è arrivato il momento di concludere l’affare, i colleghi del carabiniere - giunti nel frattempo sul posto in borghese - sono intervenuti, bloccando Mourali Hamdi Ben Rachid, 20enne tunisino residente a Russi, El Ghouzzi Mohamed, 19enne marocchino domiciliato nello stesso paese, e Hassan Kabssi, 24enne marocchino già colpito da provvedimento di espulsione. Addosso a quest’ultimo i militari hanno ritrovato oltre mezzo chilo di hashish. Mourali era il “tesoriere” del gruppo (nelle tasche aveva 260 euro in contanti) mentre El Ghouzzi aveva il compito di avvicinare i potenziali clienti. I tre sono stati portati alla stazione di Marina di Ravenna dove sono stati dichiarati in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini, da parte del personale delle due stazioni, sono proseguite nella notte. I carabinieri, infatti, sono riusciti a risalire al canale di approvvigionamento, individuando in un’abitazione di via Callegati, a Marina, il “magazzino” da dove veniva prelevata la droga. All’interno dell’appartamento - occupato da un tunisino, Farhat Issam Ben Mohamed, e un argentino, Damiano Victor Massandrea -, a loro volta arrestati, i militari hanno sequestrato altri 80 grammi di hashish e 32 di marijuana oltre ad otto piantine coltivate in alcuni vasi sul terrazzo. Ieri si è svolto il processo per direttissima, davanti al giudice Donatella Di Fiore. Gli stranieri arrestati in spiaggia, difesi dagli avvocati Luca Donelli e Dell’Edera hanno patteggiato un anno e quattro mesi di reclusione; i due sorpresi all’interno dell’appartamento hanno patteggiato sei mesi. Per Kabssi il giudice ha disposto anche l’obbligo di dimora nel territorio ravennate e di presentarsi dai carabinieri.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"