Una proposta forse vincente

Stefania Deserti, promotrice della petizione a favore del mantenimento dello spazio riservato agli animali all’interno del giardino adiacente la pineta, ha presentato nel corso del consiglio della Circoscrizione del Mare, il suo progetto, corredato da preventivi di spesa, e forte del consenso delle diverse centinaia di persone che hanno posto la loro firma in calce alla sua richiesta.“
La petizione - spiega la Deserti - è stata la molla per interpretare la volontà popolare. La gente vuole il parco con i suoi animali. Allora mi sono messa a ricercare il materiale relativo alla storia degli ultimi anni dei giardini pubblici e ho avuto una sorpresa.
Dai documenti, infatti, emerge che la Circoscrizione ha sempre e fortemente voluto mantenere gli animali, anche facendo notevoli sforzi di tipo organizzativo-gestionale. Cosa è cambiato per far cambiare idea così radicalmente in un anno e mezzo circa ?”.
Tuttavia, il 14 gennaio scorso il parlamentino del Mare aveva votato a favore dello smantellamento del mini zoo, nonostante l’Amministrazione avesse messo a disposizione 100mila euro per la riqualificazione del parco, che poteva comprendere o meno - a discrezione della Circoscrizione - anche lo spazio per gli animali.“ A questo punto - continua la Deserti - mi sono messa al lavoro e con la consulenza di veterinari ed esperti del settore ho elaborato un progetto per la risistemazione dell’area che ospita gli animali, con l’obiettivo di una spesa molto inferiore a quella concessa dal Comune.
L’obiettivo è stato raggiunto: il costo preventivato è, infatti, di 33mila euro”. L’idea portata avanti da Stefania Deserti è quella di fare del parco pubblico un luogo in cui si possano ammirare animali - oche, anatre, galline, conigli e caprette - che fanno parte della tradizione contadina, ma che ormai sempre meno bambini hanno la possibilità di osservare da vicino. Rimarrebbero, quindi, esclusi gli animali esotici - cocorite, pappagalli, scimmie - e selvatici - fagiani, piccioni -. “Nel nostro progetto - commenta la Deserti - tutti gli animali verranno ospitati in ampi spazi con ricoveri in legno, che saranno realizzati tenendo conto delle esigenze sia degli ospiti che dei visitatori del parco. Infine, vorremmo che fosse realizzato un percorso didattico con il coinvolgimento delle scuole materne ed elementari del comune, magari con un concorso”. Per quanto riguarda la gestione, dovrebbe essere affidata ad una cooperativa animalista - un preventivo è stato chiesto alla Can, che opera anche all’interno del canile - che provvederebbe alla pulizia giornaliera, all’alimentazione, al controllo demografico, al rapporto con i veterinari e all’accompagnamento dei visitatori.
E a chi si preoccupa dell’igiene e del fatto che i topi abbiano infestato il parco e le case vicine? “Dal punto di vista della tutela della salute pubblica - risponde la Deserti - non ci sarà pericolo perché non vi è promiscuità fra gli animali e i visitatori. Mentre per i topi verranno posizionate delle trappole all’interno del magazzino per lo stoccaggio del mangime, mentre le mangiatoie verranno rese inaccessibili nelle ore notturne”. Dopo la presentazione di ieri sera, il progetto dovrà attendere il giudizio della commissione ambiente del Comune, previsto per la fine di maggio.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"