Tre anni per aggressione

Felletti, che da tempo si trova agli arresti domiciliari, era difeso dall’avvocato Paolo Vecchi. Ieri mattina si è presentato di fronte al Gup Anna Mori, doveva rispondere dell’accusa di lesioni volontarie gravissime.Il caso che lo vedeva coinvolto era avvenuto l’estate di scorsa durante un happy hour a Marina di Ravenna. La notizia di quella brutale aggressione scosse particolarmente l’opinione pubblica ravennate e purtroppo fu solo la prima di una serie di episodi violenti che caratterizzarono la stagione turistica passata. La sera di quel 20 giugno, Domenico Liguori, un 27enne di origine calabrese residnete a Crespellano in provincia di Bologna, venne colpito alla tempia da un pugno. Il ragazzo aveva tentato di riportare la calma tra Felletti e un’altra persona (un bolognese poi fuggito) che stavano discutendo animatamente. Colpito all’improvviso il ragazzo cadde al suolo rovinosamente, entrando in stato di coma. Subito dopo venne trasferito all’ospedale Bufalini in prognosi riservata. Il bollettino medico tracciò un quadro preoccupante: frattura dell’osso temporale, una lesione e un ematoma cerebrale. Alle 23 della stessa notte venne trasferito nel reparto di neurochirurgia del Bufalini di Cesena. Il 27enne uscì dal coma solo dopo diversi giorni.Felletti subito dopo i fatti era riuscito a far perdere le proprie tracce mescolandosi tra i circa 1.500 giovani che affollavano la festa dello stabilimento balneare. Dopo cinque giorni venne però identificato dalla Squadra Mobile di Ravenna. Sulla base degli elementi raccolti il pm titolare dell’indagine, Francesco Alvino, richiese un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice per le indagini preliminari Cecilia Calandra.Felletti era uscito dal carcere circa un mese prima di quel drammatico episodio. Alle spalle aveva precedenti per droga e reati contro il patrimonio. Da allora, sulla base di particolari considerazioni circa la sua “pericolosità sociale”, la questura era riuscita ad ottenere una misura di “sorveglianza speciale”. In pratica non poteva uscire di casa dopo le 22 e, soprattutto, non poteva frequentare luoghi di ritrovo pubblici. L’avvocato di Felletti ha preannunciato l’intenzione di chiedere l’affidamento in prova ai servizi sociali.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"