Telecamere a Marina

Due episodi di violenza in meno di 24 ore, riportano inevitabilmente alla ribalta la “questione sicurezza”. Il tormentone estivo di cui Marina avrebbe volentieri fatto a meno, dopo una primavera spesa a chiedere rinforzi e misure preventive. Tra queste anche le “famose” telecamere, da sistemare sui pini di viale delle Nazioni. Un “grande fratello” che al momento nessuno ha ancora visto e che anche quando sarà attivo, per ovvi motivi di sicurezza, nessuno vedrà. Proprio da palazzo Merlato fanno sapere che il progetto in questione non si è per niente insabbiato, anzi, è ormai in dirittura d’arrivo, come spiega al Corriere il vicesindaco Giannantonio Mingozzi: “I fatti di questi ultimi due giorni sono un motivo in più per attivare le telecamere - attacca il vicesindaco con delega alla Sicurezza - stiamo andando avanti in questa direzione e come preannunciato a fine mese ci potremmo avvalere di un supporto simile”. Avete deciso anche dove verranno collocate le telecamere? “Certo, anche se per ovvi motivi riteniamo che non sia opportuno svelare i luoghi esatti e nemmeno pubblicizzare i lavori in corso”. Sarà un valido deterrente o forse è il caso di rivedere il modello turistico della località? “Il modello turistico di Marina funziona, e i suoi stabilimenti balneari sono tra i più attrezzati della Riviera. Qui si tratta di prevenire episodi isolati, causati da una piccola minoranza di persone e di riportare la normalità”. E per fare questo basteranno le telecamere? “La video-sorveglianza è solo uno strumento in più, valido soprattutto per il controllo del traffico, ma che darà un’ottima assistenza alle forze dell’ordine”
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"