Sanzionati due Bagni

Si tratta del Bagno Toto e del Dolce Lucia. I due stabilimenti sono incappati nei controlli a tappeto eseguiti tra sabato e domenica da parte di personale della polizia amministrativa soprattutto a Marina di Ravenna. Controlli che, sull’onda delle polemiche caldissime che ormai accompagnano ogni fine settimana, si sono intensificati. Nella rete è finito il Toto, che non aveva ancora presentato tutte la documentazione necessaria per ottenere il permesso. Un vizio di forma che però è costato la sanzione amministrativa e il verbale conseguente. Diverso il discorso per il Dolce Lucia, stabilimento considerato fuori dal normale circuito dei bagni più “fracassoni”, che però non aveva il permesso per poter trasformarsi in locale da ballo on the beach per la giornata, anzi la serata, di sabato. Un nulla osta che invece i proprietari avevano ottenuto nei mesi scorsi per quanto riguarda altri due giorni della settimana. I due bagni si aggiungono così alla lista degli stabilimenti sanzionati dall’inizio della stagione turistica. Nel maggio scorso, infatti, in seguito ai disagi legati - direttamente o indirettamente - agli happy hour, era stato notificato al proprietario dello Zanzibar di Marina di Ravenna il divieto di organizzare feste e di distribuire bevande alcoliche per quindici giorni. Lo stabilimento era comunque rimasto aperto per quanto riguarda l’attività prettamente balneare e la ristorazione. L’emissione del provvedimento prende le mosse a partire dagli episodi del 7 maggio, quando una Volante della Polizia intervenne in seguito alla segnalazione di un giovane avventore picchiato da un addetto alla sicurezza del locale.Ma la situazione del Toto e del Dolce Lucia sembra molto più vicina a quella del bagno Sottomarino, sanzionato sempre a maggio. Allora i gestori dello stabilimento avevano infatti organizzato una festa senza aver ottenuto la necessaria autorizzazione comunale. Pare, infatti, che pur in presenza di regolare richiesta l’ufficio preposto non avesse ancora rilasciato il permesso per un difetto di documentazione. Un contrattempo burocratico (negli anni scorsi lo stabilimento ha sempre ottenuto la licenza) che sarà quasi certamente sanato con una sanzione pecuniaria.
Articolo pubblicato nel "Correire Romagna"