Salvato dal suicidio

a cui si era rivolto per segnalare il luogo dove recuperare il cadavere e alla prontezza di riflessi degli agenti delle “Volanti”, che lo hanno afferrato poco prima di gettarsi nelle acque del Candiano. Un signore di 65 anni, nato in Romagna ma residente nella zona al confine tra le province di Ravenna e Ferrara, è stato fermato appena in tempo, mentre si trovava sul Molo Dalmazia, a Marina di Ravenna. L’uomo, nel pomeriggio di mercoledì, ha chiamato con proprio cellulare la centrale operativa della Polizia per una sorta di “testamento telefonico”. Una telefonata fatta per comunicare il luogo dove avrebbero potuto recuperare il suo corpo. L’operatore al telefono, alternando dolcezza a fermezza, è riuscito a trattenere l’aspirante suicida alla cornetta e nel frattempo ha inviato le pattuglie più vicine (la “Zara” e la “Uno”) sul luogo. Gli agenti hanno dovuto lasciare le auto vicino al faro e proseguire a piedi.Alla vista delle divise, l’uomo si è irrigidito. Ha intimato gli agenti di restare alla larga; in caso contrario si sarebbe gettato in mare. I poliziotti hanno cambiato strategia, arretrando di qualche passo, salvo poi avvicinarsi in modo impercettibile poco alla volta facendolo parlare. Quando l’uomo - che si trovava sul bordo del molo - si è accorto degli agenti ormai a distanza ravvicinata, ha cercato di lanciarsi in mare ma è stato afferrato al volo, un istante prima di compiere l’estremo gesto. Considerando le sue condizioni (l’uomo era piuttosto nervoso) e i propositi autolesionisti, l’aspirante suicida è stato accompagnato al Pronto soccorso e trattenuto in ospedale per le adeguate cure. Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"