Caos al quartiere Rivaverde di Marina

La stagione calda di Marina di Ravenna si preannuncia con forti polemiche.

Due giorni fa, infatti, il consigliere territoriale del Mare di Lista del Mare Ravenna ha inviato al Prefetto una lettera in cui denuncia “un altro sabato notte di disastri al quartiere Rivaverde”, chiedendo una “prevenzione dei reati organizzata nel modo dovuto con tutti gli uomini e donne necessari”.

Nella missiva Rosetti spiega: “Dopo la mezzanotte, locali danneggiati, un principio d'incendio in un tratto di pineta, finito bene grazie all'intervento di un ristoratore, poi dei vigili del fuoco; segnaletica verticale divelta, giovani ubriachi e non, in giro tranquillamente con bottiglie di vetro piene di alcolici, tafferugli, e poi ancora ubriachi, problemi ad una specie di rave....

Signor Prefetto – continua il consigliere - Lei è arrivato da poco, ma la stagione è nuovamente partita all'insegna dell'anarchia, dello spaccio, del degrado, di atti vandalici, ecc. Un'intera comunità di cittadini e commercianti non può più rimanere in ostaggio di troppe persone, molte delle quali di giovanissima età, dove in troppi hanno un solo obiettivo, quello di abusare con alcolici, droghe e comportamenti incivili. Non si può continuamente pagare con danni economici, materiali e morali, perché i controlli sono da troppi anni palesemente insufficienti! Dire "basta" Le può sembrare una richiesta eccessiva? Dopo vent'anni di gravi problemi, pochi giri di parole, nelle prossime settimane ci si aspetta che spacciatori, malintenzionati, persone che non hanno rispetto per il prossimo, per la proprietà privata, per il patrimonio pubblico, trovino ‘pane per i loro denti’, trovino la prevenzione dei reati organizzata nel modo dovuto con tutti gli uomini e donne necessari, per far si che le leggi siano rispettate da tutti, in particolar modo gli articoli di codice penale (688-689-690-691), l'art. 100 del TULPS, specie da tutti quei commercianti che fanno business in particolar modo con la vendita di alcolici. – infine chiede -  Basta tolleranza, basta sconti, è giunto il momento di tutelare cittadini, commercianti onesti e perbene, e tutti gli operatori di polizia e delle pubbliche istituzioni (118 e servizi di trasporto pubblici compresi) che da troppi anni sono letteralmente abbandonati a sé stessi.

Spero che queste parole non rimangano inascoltate, perché specie in questo momento di crisi, abbiamo bisogno di potere lavorare con serenità, e poter dare un senso di sicurezza nettamente diverso a tutti coloro che hanno voglia di continuare a frequentare le nostre località, specie quelle turistiche”.

Articolo pubblicato in: Ravenna24ore.it