Rock da tutto il mondo sulla spiaggia, Beaches Brew 2018

La settima edizione di Beaches Brew, il festival di Bronson Produzioni (ideato e curato in sinergia con un team internazionale di curatori di base in Olanda), va in scena al bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna da lunedì 4 a giovedì 7 giugno a Marina di Ravenna.

Una quattro giorni completamente gratuita che ogni anno è capace di rinnovare l’atmosfera di totale condivisione per una comunità aperta di appassionati (circa 15.000 le presenze complessive della scorsa edizione, di cui quasi oltre il 40% dall’estero) in un contesto che rimane uno dei più affascinanti tra i festival rock a livello internazionale.

La line up di Beaches Brew 2018 coniuga perfettamente tradizione e innovazione, ospitando moltissime tra le nuove proposte già entrate nel radar delle principali riviste internazionali: Tune-Yards, la creatura nata dall’ispirazione dell’eclettica cantautrice statunitense Merril Garbus, che insieme al bassista Nate Brenner è protagonista di uno degli album rivelazione degli ultimi mesi, I can feel you creep into my private lifeKhruangbin, misterioso trio texano sospeso tra psichedelia e surf-rock, che ha fatto molto parlare di sé a partire dall’esordio The Universe Smiles Upon You di fine 2015; Hailu Mergia, vera e propria leggenda del jazz etiope (riscoperto a 75 anni mentre faceva il tassista a Washington) per la prima volta in Italia; The comet is coming, concept-band guidata dal sassofonista Shabaka Hutchings, figura chiave della nuova scena jazz inglese; Ezra Furman, poliedrico artista di base a Chicago capace di attraversare i confini (musicali, di genere, di religione) stabiliti, che ha stupito pubblico e critica con il suo quarto disco in studio Transangelic Exodus; i Downtown Boys, esplosivo quartetto di Providence (Rhode Island) composto da giovani immigrati messicani di seconda generazione, che rappresenta al meglio con la sua predilezione per le tematiche sociali e politiche la nuova generazione dell’hardcore militante; Jlin (aka Jerrilynn Patton), una delle più importanti producer dell’elettronica contemporanea, il cui ultimo album Black Origami è stato votato Best New Music da Pitchfork nel 2017; le sorprendenti architetture sonore della ventiquattrenne Britney Parks da Cincinnati, in arte Sudan Archives, con il suo mix di sperimentazione elettronica e fiddle (musica tradizionale basata su violino e strumenti a corda) africano.

Questo – si legge nel comunicato inviato alla stampa – solo per citare alcuni dei nomi di una line up unica, «che guarda all’oggi pensando al futuro, per dare vita a un festival con un’altissima percentuale di “quote rosa”, che vuole essere programmaticamente e orgogliosamente multietnico (con artisti da Stati Uniti, Inghilterra, Etiopia, Egitto, Canada, Danimarca, Siria, Olanda, Italia) – così come la musica in grado di riflettere davvero le sfumature dell’oggi».

«Questo festival – commenta l’assessora alla Cultura del Comune di Ravenna, Elsa Signorino – ci proietta in una dimensione internazionale, attraverso una proposta che non solo vede arrivare a Ravenna protagonisti della scena musicale contemporanea di altissima qualità e popolarità, ma anche un numeroso pubblico di appassionati che qui ha l’opportunità di un’esperienza di ascolto e condivisione davvero unica, in un contesto così suggestivo quale quello delle nostre spiagge».
Articolo pubblicato in RavennaeDintorni