Rinvio per nebbia e poco vento

Il Comitato di regata ha atteso fino alle 12,15 prima di arrendersi all’evidenza dei fatti: visibilità troppo scarsa e vento debole hanno imposto l’ennesimo stop forzato al circolo organizzatore.“Siamo usciti per valutare la situazione - ha spiegato il presidente del Comitato, Sauro Servadei - e ci siamo immediatamente resi conto che la visibilità era assolutamente insufficiente: appena perso il riferimento visivo delle dighe non si vedeva più nulla.
Anche il personale imbarcato sulle piattaforme, che abbiamo interpellato per avere qualche elemento in più prima di prendere la decisione definitiva, ha confermato la presenza di una coltre nebbiosa troppo fitta”.Un vero peccato anche perché Umberto Miccoli, vicepresidente del Ravenna Yacht Club e responsabile della cucina, si era già adoperato, con l’aiuto dei suoi infaticabili collaboratori, affinché gli equipaggi trovassero un pasto caldo al termine della regata: una piacevole tradizione cui difficilmente si può rinunciare.
A questo punto la situazione recuperi si fa abbastanza difficile. Con due regate rinviate a data da destinarsi, e con il Bando che prevede al massimo il recupero di una prova al mese, è bastato uno sguardo al calendario per rendersi conto che restano poche date disponibili. L’unico giorno utile nel mese di gennaio è domenica 25, ma a quel punto si obbligherebbero armatori ed equipaggi a quattro fine settimana di regate consecutive: situazione che né il Comitato di regata né i partecipanti sembrano vedere di buon occhio.
Altra soluzione potrebbe essere quella di recuperare una sola prova (con ogni probabilità l’8 febbraio) chiudendo il Campionato con sei gare valide e un solo scarto, sempre che le regate in programma il 18 gennaio e il 1 febbraio si svolgano regolarmente. Nessuna barca tra le boe, quindi, ma parecchio movimento attorno al tavolo della giuria i cui componenti, coordinati dal giudice internazionale Flavio Merendon, hanno dedicato tutto il pomeriggio di domenica a discutere le varie proteste presentate dalle imbarcazioni nel corso delle prime regate e aventi per oggetto, nella maggioranza dei casi, mancate precedenze.
La giuria ha ascoltato anche l’esposizione di Marzio Melandri, armatore del Sun Fast 43 “Futura-Cerelia”, che aveva avanzato una Richiesta di Riparazione in seguito alla penalizzazione rimediata nella terza prova per partenza anticipata. Come previsto, però, la giuria ha ritenuto inammissibile la richiesta, sostenendo che gli unici ad avere una visione chiara dell’allineamento sono la barca Comitato e il gommone del “contro starter” posizionato in prossimità della boa e che le loro decisioni, al momento del via, sono inappellabili. Questa sentenza ha ufficializzato il successo di “tappa”, nella classe Open 45, del “Doge Ferrigo” e il secondo posto del “Futura-Cerelia” che rimane comunque leader della classifica provvisoria.
L’appuntamento è per domenica prossima quando gli oltre ottanta equipaggi iscritti alla manifestazione torneranno ad animare i pontili di Marina di Ravenna nella speranza di poter finalmente confrontarsi tra le boe.
Articolo pubblicato nel "Corriere Ravenna"