Questore chiude, il Tar apre

E poichè all'Hookipa si balla al lunedì, al mercoledì e alla domenica, per il momento il provvedimento del questore rimane lettera morta. Poi si vedrà all'udienza camerale del 25 luglio quando sarà il collegio a discutere sulla sospensiva. La decisione del questore faceva seguito a un verbale di accertamento redatto dai carabinieri di Marina di Ravenna durante un sopralluogo svolto alle 23.40 del 22 maggio. «Sulla pista da ballo c'erano mille persone quando invece la capienza è di 300» relazionarono i carabinieri sia al questore, per i provvedimenti amministrativi, sia alla Procura per la notizia di reato. E la circostanza, naturalmente, i carabinieri l'hanno ribadita pochi giorni fa nel corso del procedimento amministrativo instaurato dal questore in contraddittorio con il gestore del bagno e che ha portato appunto alla 'chiusura'. A fronte di quell'affermazione così categorica, al questore non è rimasto che firmare l'ordinanza di sospensione per 3 giorni «per aver posto in serio pericolo l'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini». L'avvocato Antonio Della Casa, difensore di Enrico Maria Pirazzini, legale rappresentante della società Beach Service che gestisce il bagno, non ha dubbi e lo ha scritto nel ricorso preparato a tempo di record: «I carabinieri hanno indicato la cifra di mille persone con una valutazione a occhio, soggettiva, non hanno messo in campo nessuno strumento concreto per effettuare il conteggio. Bene, se mille persone fossero stipate su 156 metri quadrati, ce ne dovrebbero essere 6.44 per metro. Insomma sette persone per metro quadrato che ballano e si dimenano. Abbiamo fatto una prova, ce ne possono stare quattro, ferme e senza respirare». Il legale ha anche sottolineato come non possa essere confusa la capienza della pista da ballo («Quella sera c'erano al massimo 250 persone») con la capienza del bagno. «D'altronde l'ordinanza del sindaco per i balli in spiaggia parla chiaro, come lo stesso primo cittadino ha anche recentemente sottolineato in una intervista al Carlino che ho allegato al ricorso». Intanto sono una decina le segnalazioni di carabinieri e questura pervenute al Comune relative alla somministrazione delle birre scontate e che comportano la sanzione accessoria della chiusura del bagno. Al momento le procedure sono ferme in attesa dell'esito dei ricorsi al prefetto presentati dai gestori contro i verbali di accertamento.