Prova di soccorso a Marina di Ravenna

Un’esercitazione tra mare e terra che fatto conoscere varie tecniche di soccorso e le attrezzature più moderne, dalla ‘tipica’ operazione del bagnino sul pattino o con il jet ski, fino alle unità cinofile e alle operazioni in caso di scuffiata o ribaltamento di un natante, passando per tutte le operazioni di assistenza della Croce Rossa.

 

L’evento, inserito nel programma del XIX Raduno nazionale dei marinai d’Italia, si è tenuto questa mattina sulla spiaggia e nel tratto di mare alla base della diga foranea di Marina di Ravenna ed è stato organizzato da ANMI, Marina Militare e Guardia Costiera, in collaborazione con Croce Rossa Italiana, Vigili del Fuoco, Maestri di salvataggio, Assistenti ai bagnanti e associazioni di volontari.

 

Dopo aver portato il saluto dell’ammiraglio Paolo Pagnottella, il Capitano di Vascello Nicola Guzzi ha puntato l’attenzione sull’enorme importanza degli addetti ai soccorsi in mare, elencando una serie di dati che danno la dimensione del fenomeno: «Ogni anno nel mondo si hanno 400mila decessi in mare, di cui 5.000 bambini solo in Europa. In Italia il fenomeno dell’annegamento in mare è ancora largamente sconosciuto, ma con 390 vittime e 440 ricoveri in media all’anno occorre fare grande attenzione. La conoscenza dell’elemento acqua nel nostro paese, che ha 8.000 chilometri di coste, sarebbe molto utile».

Articolo pubblicato in: Ravenna24ore.it