Primo colpo di benna per Marinara-Terra

E’ arrivato dopo 13 anni di attesa, il primo colpo di benna che ha segnato ufficialmente l’avvio dei lavori per la costruzione del comparto a terra del porto turistico Marinara. Il gesto simbolico ha preceduto il convegno all’interno del quale è stato presentato il progetto e le ripercussioni che esso avrà, una volta realizzato, sul comparto turistico locale, regionale e non solo. “Abbiamo organizzato questa giornata per dire a tutti che ce l’abbiamo fatta - ha esordito Pier Bruno Caravita, presidente di Seaser, la società che gestisce il porto controllata dalla Cmr di Filo -, dopo 13 anni di incertezze, di progetti non perseguibili, oltre che di disfunzioni societarie, che sono stati superati dalla Conferenza dei servizi del 23 settembre 2004, che ha approvato definitivamente il progetto esecutivo di Marinara”. Dopo l’approvazione, è arrivata la sottoscrizione della concessione con l’Autorità portuale, il 30 marzo scorso, e, infine, la consegna delle aree, il 18 aprile.I numeri di Marinara, come è ormai noto, sono imponenti: un investimento da 80milioni di euro – in parte finanziati dalla società, in parte da un pool di banche nazionali composto da Gruppo San Paolo, Unicredit e Banca Intesa - che porterà alla realizzazione di 1152 posti barca, 23mila metri quadrati di edificato a terra, 2mila posti auto. Per quanto riguarda la tempistica, la fine dei lavori è prevista per la primavera del 2009, “ma il nuovo prodotto turistico offerto da Marinara - ha sottolineato Caravita - si presenterà sul mercato della vacanza, completo di tutte le sue potenzialità, con la stagione turistica del 2008”. Questo perché il cantiere procederà per fasi successive, muovendosi dalla diga foranea sud fino al molo vecchio, salvaguardando il più possibile le aree di parcheggio. Così, alla fine dell’estate 2006, si potrà vedere realizzato il primo garage interrato, alcuni negozi ed alcune residenze. Poi, a seguire, la nuova discoteca e le sedi dei circoli nautici. “Si tratta di un cantiere molto difficile - ha affermato il presidente di Seaser -, simile al lavoro di un mosaico in cui si deve intrecciare ciò che esiste con ciò che si andrà a fare. Cercheremo, in particolare, di avere il massimo rispetto per i parcheggi, che verranno dismessi solo all’ultimo momento. Nel frattempo cercheremo di costruire parte dei nuovi, in modo che il saldo non sia negativo”. Già da qualche tempo è iniziata la costruzione di 300 nuovi posti barca, che porterà la dotazione complessiva di Marinara a 800. La realizzazione degli ulteriori 352 verrà avviata durante l’inverno. L’intervento cambierà il volto di una parte di Marina di Ravenna. Concepito come un ‘marina’ aperto dal progettista, l’architetto Bruno Minardi, il nuovo comparto punta a far ritrovare alla località il contatto diretto con l’acqua.
“Insieme all’aspetto, si dovrà cambiare anche il modo di fare attività commerciale - ha aggiunto Caravita -. Non possiamo pensare a Ibiza o Newport con i negozi di viale delle Nazioni chiusi in inverno. L’obiettivo è, infatti, quello di destagionalizzare, di far vivere Marina non solo per i 3-4 mesi estivi. Per questo occorre una concertazione”.Ma la destagionalizzazione non è la sola via indicata da Caravita per dare nuovo impulso al turismo nautico. Prima di tutto, c’è la necessità di ‘mettere in rete’ l’offerta di posti barca.
“Gli esperti dicono che la sfida del turismo si gioca sulle reti di prodotti e sui sistemi integrati dei servizi. Il dibattito tra i principali soggetti impegnati sulla dotazione nautico-turistica del paese fa leva sulla necessità di disporre di un network di scali turistici per garantire ai diportisti non tanto il possesso di un posto barca, ma la possibilità di usufruire di approdi e posti barca a rete, rendendo turisticamente fruibili tutte le coste italiane”. Un’idea di network che la Cmr (Cooperativa muratori riuniti) ha perseguito fin dall’inizio della sua ‘avventura’ nel mondo della nautica da diporto e che sta concretizzando attraverso la costruzione e la gestione del porto di Casalborsetti, di quello di Bisceglie, in Puglia, attivo dallo scorso anno, e con la gestione del ‘marina’ di Pantelleria.
Su questo punto il presidente di Seaser ha lanciato un appello agli operatori economici e al mondo della cooperazione, che proprio attraverso la Cmr può ora vantare un ruolo di primo piano nel settore turistico, per creare un’alleanza e dare poi vita ad una partnership con Italia Navigando, un progetto di mano pubblica per lo sviluppo di nuove strutture portuali, specialmente nel Sud, ma che mira anche alla realizzazione di una rete nazionale di porti turistici in grado di competere con le strutture di altri Paesi del Mediterraneo.Un appello, quello di Caravita, che ha avuto l’adesione immediata del sindaco di Ravenna, Vidmer Mercatali, e l’apprezzamento degli altri ospiti del convegno. “Noi ci siamo - è stata la risposta del primo cittadino - e vogliamo giocare fino in fondo la partita. La nostra città sa di nuovo rivolgendo la sua attenzione al mare e il progetto sulla nautica da diporto va molto al di là di Marinara, toccando anche la Darsena e il nuovo comparto per la cantieristica”.Sul tema delle ‘reti’, il parlmantare europeo Pierluigi Bersani ha dichiarato l’importanza di “fare massa critica” in un settore, quello del turismo, dove nulla va dato per scontato e dove è fondamentale il rapporto pubblico-privato. Quest’ultimo punto è stato ripreso, poi, dal presidente della Regione, Vasco Errani, che ha dichiarato come le istituzioni “possano e debbano promuovere e appoggiare chi punta a costruire progetti di valenza nazionale e internazionale. Servono più imprenditori e meno immobiliaristi”. Infine, Francesco Giangrandi, presidente della Provincia, ha voluto evidenziare il coraggio che è stato necessario per portare avanti il progetto Marinara.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"