Più parcheggi e stradelli off limits

- geologo e geografo, docente all’Università degli studi di Bologna, ed esperto di tematiche costiere - preconizzava, a proposito di Marina di Ravenna: “Poiché siamo alla saturazione, è prossimo il giorno in cui la domanda di spiaggia calerà. Per guadagnarsi il paradiso, la gente è disposta anche a passare per l’inferno, ma non per sempre. Prima o poi, la gente andrà a cercare paradisi più accessibili”. Non è un caso che, dovendo analizzare la situazione ed elaborare soluzioni sul problema traffico e parcheggi a Marina, altri abbiamo pensato a lui. Dopo aver esaminato i dati, i flussi e il fenomeno del pendolarismo, nonché la viabilità, la larghezza delle strade, le possibilità di parcheggio nella località e, più a monte, le direttrici di affluenza, lo studioso è giunto a una serie di conclusioni che, annuncia, “faranno discutere”.“Se vogliamo salvare capra e cavoli - esordisce - occorre in primo luogo incoraggiare il più possibile l’uso delle due ruote e dei mezzi pubblici e scoraggiare quello delle auto”. E fin qui la proposta può sembrare banale, e per di più è la strada già intrapresa dall’Amministrazione. Ma per Fabbri occorre fare di più: campagne informative sulla possibilità “treno più bus” per raggiungere comodamente le spiagge dall’entroterra, potenziando poi alcune linee per il mare, soprattutto per i lidi nord. E arricchendo l’offerta con autolinee da Forlì e Faenza verso il litorale.Venendo alle auto, ci sono per Fabbri alcune strade la cui sistemazione è inderogabile, tenendo presente anche il completamento “senza interruzioni” della rete ciclabile. Fabbri riconosce la validità del parcheggio scambiatore del Pala De Andrè nei fine settimana, ma inserito in un sistema di trasporto integrato più ampio che abbracci tutta la città. Partendo dalla circonvallazione esterna - che dovrebbe avere una continuità, a mo’ di raccordo anulare - individua tre punti, a servizio rispettivamente dei flussi provenienti da sud, da Bologna e l’entroterra e dalla città. Il primo dovrebbe essere a Porto Fuori, nei pressi della Classicana: farebbe da “capolinea” alle auto in arrivo da sud e al metrobus giallo, e da qui dovrebbero partire corse per il mare (Lido Adriano, Lido di Dante e Punta Marina) ogni 10-15 minuti; il secondo lo individua dalle parti delle Bassette, dove dovrebbe confluire anche la linea urbana 2: da qui dovrebbero diramarsi le corse per i lidi nord e Marina di Ravenna attraverso il ponte mobile. Infine, il Pala de Andrè raccoglierebbe il flusso cittadino e i passeggeri del metrobus rosso, che continuerebbe ad avere qua il suo capolinea: da qui gli autobus partirebbero solo per Marina. Avvicinandosi alla spiaggia, arrivano poi restrizioni e divieti. Innanzitutto, nei weekend da maggio ad agosto, per Fabbri, le strade litoranee dei lidi che più soffrono il problema parcheggio - quantomeno Marina, Punta Marina e Lido Adriano - dovrebbero diventare “zona blu”. Parcheggio sì, dunque, per chi non può farne a meno, ma a pagamento. Mentre procedendo verso il mare, il parcheggio andrebbe vietato, oltre che negli stradelli (compreso quello di collegamento), anche sul retro degli stabilimenti balneari; resterebbero esclusi dal divieto i residenti, il personale dei bagni e le due ruote. Sarebbe possibile, invece, accedervi per scaricare i passeggeri - si pensa soprattutto agli anziani e ai bambini - salvo poi uscire e parcheggiare altrove.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"