Pescatori in stato di agitazione

La decisione del Ministero delle Politiche Agricole è stata giudicata “irresponsabile” da parte della Lega Pesca regionale, contraria ad un provvedimento che vieta ai pescatori spazi vitali di mare per esercitare la pesca, “nonostante gli impegni assunti a più riprese di modificare alcune aree, come condiviso anche dalla Direzione marittima di Ravenna”. In una nota, firmata dal responsabile regionale Giovanni Fucci, si ribadisce lo stato di agitazione. “Da sempre - si legge - i pescatori hanno promosso e sostenuto la gestione responsabile della risorsa e degli spazi per esercitare la pesca con proposte, ipotesi e soluzioni. Nel 1995 hanno anche richiesto l’istituzione dell’area di ‘tutela biologica del Paguro’. Il 16 marzo scorso, il ministero ha istituito la zona ‘fuori Ravenna’ nonostante le note scritte delle marinerie, il parere negativo della Commissione consultiva della capitaneria e la relazione del comandante sulla localizzazione non opportuna”. Il 26 ottobre, al termine della riunione a Ravenna del Comitato di gestione dell’area, veniva espressamente stilato nel verbale un passaggio in cui si evidenzia come l’istituzione di un’area in un compartimento già gravato da numerosi vincoli (piattaforme Eni, poligono di tiro, impianti off shore di mitili) finisca per “sottrarre all’attività di pesca anche quelle piccole aree in cui si poteva effettuare la pesca a strascico”. Inoltre, si chiedevano “dati conoscitivi sui motopesca autorizzati e dati sulla distribuzione e biologia delle specie ittiche presenti” sottolineando come “il Comitato considera possibile una modifica dei confini adattandosi meglio alle esigenze dei pescatori e alla funzione di incremento delle risorse”. La mancata convocazione del Comitato è uno dei punti che hanno sollevato la reazione della Lega Pesca che - stante l’impossibilità delle marinerie di Marina di Ravenna, Cervia e Cesenatico di esercitare l’attività sotto costa con condizioni meteo avverse - ritiene l’istituzione dell’area un “accanimento” nei confronti dei pescatori.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"