Nuove strategie per favorire il turismo

“Dobbiamo prendere atto del fatto che il turismo è il vero regno della competizione globale, e quindi dobbiamo porci il problema di competere in Europa, e oggi abbiamo un turismo maturo - specie a Marina di Ravenna e Marina Romea -, con un’offerta differenziata, con cui possiamo farlo”. L’assessore comunale al Turismo, Elio Gasperoni - intervenendo ieri mattina a Palazzo Merlato alla presentazione dell’accordo fra le Pro loco dei lidi e l’Asppi per gli appartamenti di vacanza - traccia il quadro della fase che sta attraversando il turismo ravennate guardando avanti. “Gli elementi fondamentali, nella Riviera Romagnola, li abbiamo tutti: divertimento, arte, ambiente, spiaggia. A Ravenna ci stiamo concentrando su quest’ultimo segmento, che può contare su una grande innovazione da parte degli stabilimenti balneari, ma quello su cui ora si deve puntare è la rete commerciale e il turismo ambientale”.
Anche se, come ha annunciato il “collega” in Regione Guido Pasi introducendo la presentazione, “i primi segnali di questa stagione non sono confortanti, pur non scostandosi molto dall’andamento dello scorso anno”. Anche l’economica turistica, spiega l’assessore, “soffre della crisi di domanda dovuta alla riduzione dei consumi in conseguenza del momento di recessione che stiamo vivendo non solo noi, ma molti altri Paesi europei”.Pur non avendo in tasca la ricetta per uscire dalla crisi, però, Pasi ha comunque qualche consiglio da dare agli imprenditori per recuperare attrattività: “Oggi è essenziale rispondere all’evoluzione del gusto, e in alcuni segmenti dell’offerta, specie quello delle casa per vacanza, siamo rimasti indietro.
Nella Riviera Romagnola - prosegue l’assessore - spesso si tende a riproporre quello che il turista vuole lasciare, non si respira la dimensione della vacanza. In Portogallo ad esempio, uno dei pochi posti dove ancora vanno i turisti tedeschi, si alloggia nei villaggi perché permettono di lasciarsi alle spalle il paesaggio urbano in favore di un recupero della naturalità”. Meglio ancora, insiste Pasi, se la sistemazione che si offre al turista ha anche un tocco di tipicità, che riflettano caratteristiche peculiari del territorio”.
Anche se la vera rivoluzione copernicana potrà esserci solo quando passerà alla fase attuativa il Testo unico sulla ricettività approvato dalla Regione nel 2004, che prevede anche la classificazione degli appartamenti a uso turistico. Il regolamento è attualmente in fase di elaborazione da parte dei tecnici della Regione ma, assicura l’assessore, per la prossima stagione sarà già realtà. Potrà essere occasione anche per fare emergere un settore di ricettività ancora in gran parte sommerso: nel comune di Ravenna ci sono circa 40.500 prime abitazioni, 20.500 seconde case di ravennati e 13mila di non ravennati. “Di queste circa 34mila seconde case - mette in evidenza Gasperoni -, quelle per le quali sono denunciate presenze sono il 13,50 per cento: 735 appartamenti gestiti da agenzie e 3.950 da privati, e per lo più concentrati a Lido Adriano. La percentuale non è bassissima”.Ai proprietari che aderiscono al sistema di classificazione avviato dall’accordo dello scorso anno fra Comune e agenzie, viene offerta la possibilità di inserire la propria struttura nel portale turistico del Comune.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"