Musica fino all’una in pub e bar

A Marina di Ravenna i problemi di convivenza fra cittadini e industria del divertimento - che richiama schiere di giovani - ormai non si limitano più al periodo estivo. Nel mirino, questa volta, non ci sono né i bagni, né le discoteche, ma i bar e i pub che diffondono musica fino a tardi, che oltre a non rispettare, in alcuni casi, secondo quanto denunciano i “vicini”, gli orari consentiti, vengono penalizzati dalle frequenti intemperanze dei clienti che hanno alzato un po’ il gomito. Escrementi, bottiglie rotte e peggio (gli episodi riferiti dai residenti dipingono una casistica tanto varia quanto sconcertante) non sono un buon viatico per i rapporti di buon vicinato. Per cercare di trovare una soluzione capace di conciliare la vivibilità della località e le esigenze delle imprese di intrattenimento, la Circoscrizione veste i panni di mediatore e avanza una proposta che, presentata l’altra sera nella seduta del Consiglio della Delegazione del Mare, pare gradita, oltre che a maggioranza e opposizione (che l’hanno approvata all’unanimità), anche ai cittadini presenti in sala. La richiesta avanzata all’amministrazione comunale è quella di riunire i gestori dei locali, insieme alle associazioni di categoria e ai rappresentanti della stessa Circoscrizione, per mettere a punto “un’intesa condivisa e sottoscritta rivolta, da un lato, a non disconoscere l’aspettativa dei gestori, e dall’altro a definire con gli stessi comportamenti atti a contenere e ridurre gli effetti delle emissioni sonore prodotte”. Il suggerimento è quello di sperimentare - fino al 31 marzo - la deroga fino all’una di notte dell’orario massimo previsto per i mesi invernali (fissato nelle 23 dall’ordinanza comunale) per le “audizioni musicali” e la diffusione di musica per attività di “spettacolo” o “intrattenimento”. La contropartita per le due ore in più di permesso sarebbe il “pugno di ferro” nei confronti di coloro che “sforano” sull’orario concesso. Non solo, l’intenzione è quella di responsabilizzare l’intera categoria con una buona iniezione di spirito corporativo perché, in caso di mancato rispetto delle regole, il rischio sarebbe quello di riportare l’orario allo statu quo ante. Per tutti. Proprio per questo i cittadini chiedono controlli più rigidi sia sugli orari che sul volume delle emissioni, oltre alla possibilità per i residenti di denunciare eventuali violazioni da parte dei locali in maniera più rapida e semplificata. “Per Marina è un problema serio - osserva Pericle Stoppa, presidente della Circoscrizione del Mare -. I cittadini dicono che la situazione è insostenibile, e non si può non tutelare il diritto alla tranquillità e al riposo. Ma per i gestori è impossibile spegnere alle 23, perché è l’orario in cui i giovani arrivano nei locali. Con questa proposta sperimentiamo una soluzione che possa consentire di recuperare la situazione”.