Marinara, l’ultimo atto?

Con i voti favorevoli dei gruppi della maggioranza e della Giovine Italia, infatti, è stata approvata la variante al Puep relativa al porto turistico di Marina di Ravenna. Secondo quanto affermato dall’assessore all’Urbanistica, Fabio Poggioli, la società costruttrice, Seaser, potrà avvalersi della procedura semplificata denominata super Dia e iniziare i lavori già fra un mese o poco più. A distanza di un anno dalla presentazione, nel corso di un’affollatissima assemblea pubblica, del progetto definitivo, sembra dunque essere terminato il tempo dell’attesa. Nulla è cambiato rispetto ad allora. Il comparto a terra di Marinara sarà diviso in nove lotti con diverse destinazioni d’uso. A grandi linee comprenderà sedi di circoli sportivo-ricreativi, residenze turistiche, attività commerciali, esercizi pubblici, attrezzature per lo sport e lo spettacolo, attività espositive, un supermercato e, ovviamente, officine e ricoveri invernali per le barche. Sembra ormai certa, inoltre, la costruzione di un albergo di alto livello. Piazza Dora Markus verrà “prolungata” per diventare il “fronte marino” del paese, in modo che il centro di Marina di Ravenna si riappropri di quel contatto diretto con l’acqua che gli era stato precluso quando, circa quarant’anni fa, venne vietata la balneazione all’interno delle dighe e, alla fine degli anni ’70, venne costruita una banchina di cemento armato per proteggere il paese dalle mareggiate. Ma non tutti sono pronti ad accogliere Marinara a braccia aperte. Molto critici si sono dimostrati, infatti, i gruppi di Lista per Ravenna - che ha espresso voto contrario insieme a Fi e An - e del Sole che ride, che ha optato per un’astensione. “Noi avremmo votato senza esitazioni in modo favorevole un progetto di porto turistico inteso come struttura a mare con una dotazione di servizi a terra necessari per la sua funzionalità - ha affermato Alvaro Ancisi, capogruppo della lista civica -. Viceversa, constatiamo un impatto violento delle opere a terra sul delicato assetto della costa e sul paesaggio”. “Non abbiamo mai condiviso la scelta di questo insediamento - ha aggiunto la capogruppo dei Verdi, Grazia Beggio -. Mi stupisco, poi, di quanti, favorevoli alla costruzione del grande porto, sembrano aver scoperto solo adesso che la sua realizzazione costituirà un aggravamento del traffico e dei problemi di cui già profondamente soffre Marina di Ravenna”. Preoccupazione per il peggioramento dei problemi del traffico e della sosta è stata espressa anche da Pietro Martini (Fi).
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"