Marina, la spiaggia più bella del mondo

A Lido di Classe, poi, sembrava che avessero bombardato: era pieno di crateri ancora fumanti delle ceneri dei falò che erano stati accesi fino a poche ore prima. Renzo Santarelli, responsabile della pulizia spiagge di Area, descrive così l'alba del 15 agosto sulla nostra riviera, il 'day after' di una notte di Ferragosto che, tra feste, balli e fuochi d'artificio, è stata vissuta da migliaia di giovani come un vero e proprio Capodanno estivo. Tutto era iniziato nel tardo pomeriggio di mercoledì, quando strade e piazze di Marina sono andate in tilt per l'invasione di centinaia di auto cariche di villeggianti. Verso le 20 parcheggiare era come trovare un ago in un pagliaio e sul Lungomare le vetture in fila raggiungevano la rotonda all'inizio di via Trieste, tanto che, poche ore dopo, verso le 23, la fila aveva raggiunto il ponte dell'ex Sarom. Nel frattempo nei bagni la musica e i balli erano già iniziati, in piazza Dora Markus gli stand gastronomici della Festa del mare erano affollati, come i ristoranti del centro e le rosticcerie di pesce al cartoccio del molo. Anche l'area pedonale di viale delle Nazioni, animata da bancarelle, cartomanti e artisti di strada, era stata invasa da famiglie e bambini che si mescolavano a 'orde' di giovani, diretti agli stabilimenti per le feste sotto le stelle. Fino alle quattro la spiaggia e gli stradelli dal bagno Nello al BBKing, due chilometri più a sud, si sono trasformati in un'unica discoteca sulla spiaggia, con migliaia di ragazzi impegnati nella 'movida dei bagni', il classico tour tra le feste degli stabilimenti. «Dov'è il Mambo? — chiede un giovane dall'accento toscano — è la prima volta che vengo qui e non ci si capisce nulla: i bagni sembrano tutti uguali, c'è musica dappertutto». E la musica era veramente per tutti i gusti: dal mini raduno heavy metal del Waimea, popolato fino a notte fonda da metallari e punk, alle atmosfere afro dello Zanzibar, ai sound da discoteca della Duna degli Orsi, piena da scoppiare fino alle quattro del mattino di bolognesi e modenesi, ai ritmi romagnoli del 'Sottomarino' che poco dopo le tre ha salutato le sue folle sulle note di 'Romagna e Sangiovese'. Nonostante l'ordinanza comunale imponesse di spegnere la musica alle tre, sulla spiaggia i balli sono continuati fino al mattino. Molti ragazzi, infatti, si erano attrezzati con stereo e chitarre per aspettare in allegria il sorgere del sole e altri, invece, hanno trasformato gli impianti stereo delle proprie auto in discoteche viaggianti. Alle cinque arenile e pinete erano ancora piene di ragazzi, molti dei quali accampati con i sacchi a pelo o intenti ad accendere fuochi per riscaldarsi. Tra loro anche chi aveva alzato troppo il gomito, come un gruppo di giovani, stesi privi di sensi a pelle d'orso su una duna, alcuni dei quali con i cellulari che squillavano ininterrottamente nella mano, e una distesa di bottiglie vuote attorno. Alle sei, oltre alla spiaggia, anche viale delle Nazioni era ancora popolato di gente in cerca di un bar dove fare colazione. E molti altri erano incolonnati su via Trieste, desiderosi di tornare a casa, dopo avere fatto il pieno di allegria in una Marina diventata, a furor di popolo, la nuova capitale romagnola del divertimento sulla spiaggia e sotto le stelle.