Marina, altro via libera..

Dopo l’avvio dei lavori per la parte a terra di Marinara, è arrivato l’atteso via libera anche per l’insediamento di Casalborsetti, un porto turistico che ridisegnerà tutto il paese. Il progetto definitivo - giunte alla fase conclusiva anche tutte le autorizzazioni che mancavano - è stato presentato ieri mattina a Palazzo Merlato.Come già a Marina di Ravenna, la Cmr - attraverso le società controllate Porto Reno e La Scariolanti - porterà a compimento un progetto che era nell’aria da decenni e che di qui a tre anni cambierà il volto della località, creando - insieme a Marinara - un vero e proprio distretto per la nautica da diporto, nicchia del turismo in forte ascesa.Porto Reno, il “fratello minore” di Marinara, condivide con questo molte caratteristiche: entrambi i marina saranno dotati di una “corposa” parte a terra che comprende appartamenti - 100 le nuove unità residenziali per Casalborsetti -, attività commerciali (compresi un supermercato e un bar), servizi, fra i quali uno sportello bancario, un albergo, una piscina all’aperto, spazi ricreativi e di ritrovo. Seicento, infine, i posti auto.La peculiarità del nuovo porticciolo è invece di insistere su un’area privata, separata dal Canale destra Reno - che utilizzerà come accesso al mare - da un sistema di porte vinciane. Avrà un bacino di 52mila metri quadri, che potrà ospitare 475 imbarcazioni di varie dimensioni (fino a 16 metri). Parte dei pontili è dedicata alle imbarcazioni in transito.Non solo: nel progetto è prevista una tipologia di abbinamento fra unità immobiliare e posto barca inedita a queste latitudini: si tratta di un bungalow sopraelevato da pali sull’acqua, una sorta di “palafitta”, sotto il quale si ormeggia l’imbarcazione. L’ispirazione è quella di Port Grimaud, sulla Costa Azzurra, dove le casette si affacciano sui canali ed è possibile ormeggiare la propria barca davanti a casa.Ma sul porticciolo che - insieme al campo da golf - dovrà lanciare la “cenerentola” dei lidi ravennati nell’olimpo del turismo, si plasmerà anche la nuova viabilità del paese. L’attuale attraversamento carrabile del canale sarà spostato a monte, e sarà parte di una nuova circonvallazione esterna che costeggerà l’area dell’ insediamento turistico, tenendo il traffico automobilistico da attraversamento fuori dall’abitato. Saranno realizzate due rotonde, una all’incrocio con via degli Scariolanti e una con via Spallazzi, e una strada di collegamento fra le due vie. E’ prevista anche una pista ciclabile.Il ponte esistente sarà demolito, liberando così il transito delle imbarcazioni lungo il canale. Il collegamento fra le due parti del paese, verso mare, sarà però garantito da una passerella ciclopedonale - mobile o abbastanza alta da consentire il passaggio delle barche - ancora da progettare, che dovrebbe adottare soluzioni architettoniche di pregio, tanto da farne l’elemento distintivo della località.“Il nuovo porto turistico e il campo da golf faranno di Casalborsetti una località turistica di prim’ordine”, afferma il sindaco Vidmer Mercatali. Per quanto riguarda le “18 buche”, il sindaco assicura che la questione è risolta - d’intesa con Pro loco, Circoscrizione e abitanti - “con soluzioni che fanno salvi i presupposti ambientali”. Il golf avrà quindi “un percorso prioritario nel Pcs deliberato, che ha fatto proprio l’articolo 18 che riguarda il campo e l’insediamento collegato”.Caravita ripercorre le tappe del progetto, il cui “embrione” risale al Prg del 1973. Il primo progetto vero e proprio, invece, è del 1994 e porta la firma dello scomparso architetto Alfredo Gruber. Sono i figli, ora, a portare avanti l’iniziativa, andata in porto con una prima tranche di lavori, per la parte residenziale, nella primavera del 2003. Le opere per il porticciolo sono iniziate nel 2004, e si è concluso lo scavo per il bacino. Sarà fruibile già dalla prossima stagione turistica, insieme ai posti barca e parte degli alloggi e dei negozi. Nel 2007 dovrebbe essere ultimato l’albergo, nel 2008 tutto il complesso.Ma se, specie per Giorgio Mariani, presidente della Pro loco, il via ufficiale alla costruzione del porticciolo è la realizzazione di un sogno, qualche altro sogno resta ancora nel cassetto. L’elenco dei desiderata comprende per Caravita la realizzazione del campo da golf, il prolungamento dei moli del canale - per rendere più sicuro il rientro in porto in caso di mare mosso -, il dragaggio per approfondire i fondali nell’ingresso a mare, il ridimensionamento dell’area sottocosta al poligono di tiro preclusa alla navigazione.Mariani preme invece per il risanamento delle acque del canale, che resta un nodo da sciogliere anche in ottica turistica: “Non è bello navigare in acque scure e a volte maleodoranti”.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"