Mareggiata sulla nostra costa

Le correnti, di chiara origine africana, cariche di sabbia del deserto, hanno reso l’aria giallastra e fatto impennare le temperature, salite ieri oltre i 22 gradi, con un picco di 23 nel Faentino e nella pianura pedecollinare. La Capitaneria di porto è in stato di allerta già dall’altro giorno, con le motovedette pronte a intervenire. Ma ieri non ci sono state chiamate, solo segnalazioni per fuoriuscite di acqua dai tombini, a Marina di Ravenna e Porto Corsini. Il traghetto in mattinata è rimasto fermo per un’ora a causa dell’innalzamento dell’acqua; le operazioni portuali invece, benchè a rilento, hanno potuto seguire il loro corso. I vigili del fuoco di Ravenna hanno effettuato numerosi interventi di prosciugamento, in particolare a Marina di Ravenna e Punta Marina. Operazione rese difficili dalla situazione eccezionale con mare molto agitato e un’alta marea che ha raggiunto anche il metro e mezzo, amplificata dal vento di scirocco. Anche a Lido di Savio si sono verificate leggere ingressioni di acqua dalle vie laterali. E’ intervenuta una squadra con l’autospurgo per verificare che non ci fossero problemi di intasamento delle fognature. Sono state rinforzate tutte le chiusure e controllati tutti i ‘chiusini’ delle fognature. Hera ha un contratto con il Comune per la fornitura di sacchi di sabbia. “Siamo stati attivati fin dalle prime ore di ieri mattina - spiega Filippo Brandolini - e abbiamo prodotto sette camion pieni di sacchi: cinque sono stati destinati a Lido di Savio, uno a Lido di Dante e uno se lo sono divisi Punta Marina e Marina di Ravenna. Ogni camion contiene circa 400 sacchi, per un totale quindi di 2.800 sacchi. E tre camion già carichi sono tenuti pronti in azienda. Per tutta la giornata di ieri i tecnici di Hera sono stati tenuti in allerta. “Stiamo affrontando l’emergenza - ha commentato in serata il presidente della Cooperativa stabilimenti balneari della Confesercenti - poi stimeremo i danni, che comunque si preannunciano già adesso molto ingenti e faremo richiesta alla regione dello stato di calamità naturale”. “Per quanto riguarda Punta Marina - spiega Werther Bertoni, dirigente del servizio geologico e protezione civile del Comune - fra una decina di giorni dovremmo appaltare i lavori per un intervento, da portare a compimento entro l’inverno e che noi speriamo sia quello risolutivo, ma in questo caso ci troviamo di fronte a un evento eccezionale”. Per oggi la situazione dovrebbe migliorare dal punto di vista della velocità dei venti.