Lettera del Comitato Amare Marina

Il Comitato sostiene di aver apprezzato che il sindaco Matteucci e il presidente della Provincia Giangrandi abbiano “toccato con mano” quello che è un sabato sera a Marina di Ravenna e negli altri lidi. E, in particolare, le dichiarazioni del sindaco, che si è detto pronto a misure impopolari: "le famiglie con figli, gli operatori che lavorano sodo rispettando le regole e anche centinaia di giovani ravennati, l’approverebbero".

Marina è il nuovo porto di Marinara recentemente inaugurato, è la Pro loco con le sue iniziative, gli street bar, le bancarelle. Per questo il Comitato chiede "un intervento serio nella zona di viale delle Nazioni, con una particolare attenzione a quella parte del litorale che si trova fra i campeggi Piomboni e Rivaverde, in quanto è questa la zona in cui i gestori degli stabilimenti hanno meno rispetto per le regole".

"I gestori degli stabilimenti dichiarano di non volere un consumo smodato di alcol, ma sono stati loro, per una mera questione economica, a dare il via ad un fenomeno che sta portando ad un degrado sempre più accentuato.
I gestori e le associazioni lamentano gli alti costi che devono affrontare i titolari degli stabilimenti, ma non parlano dei guadagni (ben più alti dei 25mila euro a festa) e dei disagi e delle spese che devono affrontare i cittadini".
Infine, il Comitato chiede "perché si propongono le Notti Rosa, che solo nei lidi ravennati sono state celebrate solo con il permesso di tenere aperti gli stabilimenti fino alle 3, mentre altrove hanno visto proporre concerti e manifestazioni?"

La lettera contiene alcune proposte:
1) convocare un Consiglio comunale straordinario, con invito esplicito ai cittadini, alle varie rappresentanze delle categorie e operatori e con la presenza delle autorità, sui temi della sicurezza in generale (non solo per Marina) e quelli specifici dei fine settimana a Marina di Ravenna e negli altri lidi interessati, con invito esplicito alla stampa.

2) eliminare gli happy hour e vietare l’uso di bottiglie e bicchieri di vetro nei fine settimana.

3) no alle notti "brave", anche se rosa, perché è la proposta di modello da combattere.

4) musica nei bagni solo per intrattenimento, divieto ai vocalist nelle attività musicali all’aperto (in spiaggia e altrove) e a tutti gli impianti sonori in grado di “sparare” musica oltre il limite della concessione. Cessazione della musica alle ore 20 della domenica.

5) non autorizzare i concerti da vivo. Gli stabilimenti balneari non sono discoteche e spesso le band utilizzano impianti non a norma.

6) controlli fiscali, in quanto spesso gli stabilimenti non emettono scontrini né per la ristorazione né per i servizi della spiaggia. Controlli anche sulle agenzie immobiliari e sui residence che affittano camere e appartamenti.

7) potenziamento dei controlli sull’abusivismo nelle spiagge e sullo spaccio di droghe, soprattutto in quelle zone di spiaggia compresa fra i Campeggi Piomboni e Rivaverde. In questa zona inoltre vengono perpetrati di notte furti in spiaggia ad opera prevalentemente di extracomunitari.

8) controlli in quegli stabilimenti che sono stati più volte segnalati da cittadini, con applicazione immediata delle sanzioni previste in caso di illeciti e non a settembre. A questo proposito, il Comitato sta predisponendo un elenco degli stabilimenti balneari che non rispettano le regole (sforamento degli orari, emissioni acustiche oltre i limiti )
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