Le nuove soluzioni per “Marina”

Adesso, però, molti operatori turistici in giro per l'Italia cercano di copiare questo modello. E così, nella località dei 'salotti di sabbia', si stanno mettendo a fuoco nuove idee per fare in modo che l'inseguimento lanciato dalla concorrenza non abbia successo. Molte le proposte, di immediata attuabilità e a medio-lungo termine, avanzate dai titolari dei 'bagni' di Marina aderenti alla Cooperativa stabilimenti balneari. Il primo ingrediente per la nuova ricetta di sviluppo si chiama qualità. E quindi, dicono i gestori dei bagni, «rigoroso controllo degli standard igienici e qualitativi della ristorazione offerta sulla spiaggia», «protocollo d'intesa sugli happy hour, ripensandone il modello fin qui proposto», «creazione di un marchio di qualità per gli stabilimenti». Ma passare una bella vacanza al mare, o trascorrervi una bella giornata, significa anche potersi muovere senza eccessivi disagi. E a Marina, si sa, gli ingorghi estivi, soprattutto domenicali, sono una costante. Il primo intervento proposto dai gestori è un «piano di razionalizzazione del traffico e della sosta negli stradelli a monte degli stabilimenti, prevedendo, quanto meno in via sperimentale, un senso unico lungo viale delle Nazioni combinato con un sistema 'a celle' per permettere un più rapido deflusso delle auto e ricavando ulteriori posti auto lungo il viale stesso». Accorgimenti che dovrebbero combinarsi con un'estensione dell'orario di servizio dei bus navetta e con il potenziamento delle indicazioni stradali. Quanto alla sicurezza, la Coop stabilimenti balneari chiede un idoneo pattugliamento diurno sull'arenile, l'apertura notturna della locale caserma dei Carabinieri, l'illuminazione notturna dell'area retrostante gli stabilimenti e la creazione di un tavolo permanente sull'ordine pubblico, con la partecipazione dei rappresentanti delle forze di polizia, delle associazioni di categoria e dei residenti. Non mancano proposte in materia ambientale («salvaguardia del sistema dunoso residuo», «manutenzione della pineta retrodunale») e del tempo libero (organizzazione di eventi culturali e sportivi). Nel medio e lungo periodo, invece, i gestori dei bagni chiedono fra l'altro la riprogettazione e l'arredo della fascia a monte degli stabilimenti e il monitoraggio continuo dell'evoluzione della linea di costa.