La Polizia in piallassa

Il progetto dell'Autorità portuale comprende alcuni interventi, per un valore complessivo
di 32 milioni di Euro, già con copertura finanziaria. Gli interventi
previsti sono finalizzati alla sistemazione dell'area destinata a "zona
ambientale", attraverso misure per il ripristino di una buona
circolazione delle acque per il recupero della qualità dell'ambiente.
Questo consentirà di recuperare la qualità dell'ambiente idrico di una
ampia area, soggetta a vincolo paesaggistico - che ha visto negli anni
un progressivo degrado della propria ricchezza ambientale e
paesaggistica.

La soluzione progettuale adottata prevede la separazione fra zona
portuale e zona naturalistica per mezzo di una arginatura naturale -
che sarà realizzata utilizzando il materiale di risulta dell'escavo del
Canale - e la creazione di una serie di canali atti a favorire
l'ingressione di acque provenienti dal mare. Si ripristinerà così,
grazie ad un ricircolo idrico forzato, che oggi non si ha più, l'antica
funzione della pialassa, isolando al contempo il sito naturalistico
dall'area portuale.

Nel progetto sono ricompresi anche l'approfondimento del Canale
Piombone sino a mt 9,4, la creazione di un sistema fognario oggi non
esistente - condizione fondamentale per il ripristino ed il
mantenimento futuro della qualità delle acque - e la ristrutturazione,
del complesso storico monumentale della Fabbrica Vecchia e del
Marchesato.

"Ravenna rischia di perdere un altro pezzo di storia - ha detto recentemente  l'arch.
Sergio Monducci, presidente del Comitato Difesa Pialassa del Piombone e
Baiona - ma quel che più rammarica è l'indifferenza e il menefreghismo
dei ravennati e dei cittadini di Marina di Ravenna".
Articolo pubblicato in RavennaNotizie