La lunga notte…

Già all’ora di pranzo di sabato, infatti, ogni possibile parcheggio sul litorale era stato occupato, ed i ritardatari (si fa per dire) del pomeriggio hanno dovuto spingersi fino all’estremità ovest di Marina per trovare un posticino-auto.Giovani e giovanissimo provvisti di regolari zainetti hanno iniziato ad occupare gli spazi scelti per vivere la notte, che ha avuto un antipasto corposo con le happy hour delle 19, tra le quali la più gettonata, noblesse oblige, è stata quella della Duna degli Orsi, e non solo per anzianità di servizio. Al calare della sera sono stati presi d’assalto i punti di ristoro che proponevano qualsiasi cosa, ma rigorosamente da asporto, e come è successo regolarmente durante l’estate le cadenze più ascoltate nel corso della fila erano quelle bolognesi, modenesi e reggiane.Al contrario, parte del pubblico più datato o comunque in maggioranza ravennate aveva già predisposto la prenotazione per una cena con tutti i crismi, ed allora diversi bagni, a cominciare dal Donna Rosa, dal Lucciola e dal Mambo Cafè (con tanto di fuochi fatui all’entrata, ma Dante c’entrava poco) avevano allestito veri e propri ristoranti on the beach.Attorno alle 22 il villaggio globale dei Dj, dei vocalist e delle band dal vivo ha iniziato a dare i primi, importanti segnali di vita, e chi si è trovato a quell’ora a passeggiare sul bagnasciuga ha potuto ascoltare un mix forse senza precedenti di musica di ogni tipo, scandita dai balli ferragostani e dalle parole di chi rassicurava i presenti sul fatto che quella festa, la “sua” festa, era senza ombra di dubbio la più bella e riuscita di tutta Marina.Tutti i bagni che settimanalmente organizzano una festa sulla spiaggia hanno giustamente rispettato il loro cliché musicale, tanto che chi aveva esatte preferenze di sound ha saputo esattamente dove dirigersi.Quanto ai gruppi live, una giovane band votata alle cover di Vasco Rossi ha raccolto consensi al Toto, un’altra più datata ed ispirata al soul e al pop non è invece risultata ugualmente convincente al Coco Loco, nonostante un palco davvero impressionante, per quel tipo di location, allestito dai proprietari del bagno. Attorno alla mezzanotte i primi falò in spiaggia erano già stati accesi, ma chi li aveva preparati magari romanticamente, a pochi metri dal mare, non ha potuto certo chiudere un occhio, almeno fino alle 3. Già un’ora prima del termine obbligato delle feste, viale delle Nazioni presentava un colpo d’occhio impressionante, bloccato in direzione-Ravenna ma altrettanto vivace dall’altra parte, perché tanta gente ha scelto di proseguire la nottata nei locali del centro.La transumanza tra un bagno e l’altro, rigorosamente a piedi, è stata davvero di quelle da ricordare, vigilata a distanza da pattuglie di Polizia più o meno in evidenza, ma comunque attive e presenti. Tutto è insomma andato in archivio secondo copione, con grande soddisfazione del pubblico e degli operatori, come un vero Ferragosto deve essere. E sono stati davvero tantissimi quelli che, nonostante la temperatura che a metà notte non era affatto bollente, non hanno resistito alla tentazione di aspettare l’alba in spiaggia. Moltissimi l’hanno fatto per piacere, qualcun altro invece per dovere, nel senso che non c’era stato modo di trovare posto nei pochi hotel di cui Marina di Ravenna (al contrario di Ibiza e Milano Marittima, per non fare nomi) dispone. Ma questa è un’altra storia.
Articolo pubblicato nel Corriere Romagna"