La duna vive: un progetto alternativo

“La proposta arriva - fa sapere il comitato - quando il sindaco, da tempo, ha dichiarato che Giacobazzi ha rinunciato e reso la concessione per costruire lo stabilimento balneare e che stava lavorando perchè la società Villa Marina avanzasse una proposta alternativa in grado di portare alla realizzazione di una struttura ultraleggera a carattere annuale od anche amovibile a fine stagione”. Lo “scarabeo” propone un progetto che prevede la spiaggia libera per le attività balneari senza alcun stabilimento, inserendo una parte della spiaggia libera (circa 30 metri dal piede di duna) e l’intero sistema dunoso a parco: “Un’area viva dove la gestione del tratto di spiaggia libera dovrebbe consentire il ricrearsi delle successioni vegetazionali spontanee. Per la parte dunosa gli ambientalisti propongono un vero e proprio laboratorio di ecologia per le scuole, per i turisti e per lo studio della ricostruzione di equilibri naturali in gran parte scomparsi nel nostro litorale. Una vera stazione di Parco classificata come zona B. Il tratto interessato va dalla spiaggia libera e dal piede di duna nei pressi del Bagno Ruvido fino al Bagno Tamerici”. “Se il sindaco - si legge ancora nel comunicato de ‘La duna vive’ - vorrà trovare una soluzione con la società Villa Marina che colloca quella che viene chiamata “struttura leggera a carattere annuale od anche amovibile a fine stagione” in altra zona (ad esempio prospiciente il bagno Tamerici). Non siamo entusiasti, non faremo certo le barricate, ma quello che per noi rimane chiaro è che nessuno stabilimento balneare deve essere costruito nella spiaggia libera della duna viva dell’ex Colonia CRI di Marina di Ravenna”.