Industriali: investiamo sulla qualità

La dura e radicale presa di posizione di Confindustria è destinata ad animare ulteriormente il già infuocato dibattito sul modello turistico locale.Il presidente dell’associazione Industriali di Ravenna, Andrea Trombini, boccia senza appello il ‘divertimentificio’ sulla spiaggia ravennate. “E’ ora di farla finita con questo tipo di intrattenimento che sta trasformando Marina di Ravenna in una sorta di Bronx e allontana, di conseguenza, un turismo sano fatto di famiglie. E’ una vergogna - rimarca - che la località abbia raggiunto questi livelli di teppismo e bullismo, diffusi al punto da costituire un serio pericolo per gli abitanti costretti, nei weekend, al coprifuoco, e per le forze dell’ordine alle quali va il nostro appoggio e la nostra solidarietà. Al lunedì le strade del lungomare somigliano sempre di più a campi di battaglia, con siepi divelte, sporcizia sparsa e bottiglie rotte”.Per gli Industriali occorre a questo punto ripensare al modello turistico della località, in grado di qualificare l’offerta e portare con continuità turisti sulle spiagge ravennati. “Un modello che funziona - continua Trombini - dovrebbe portare turisti non soltanto nei weekend e soprattutto non ai prezzi che stiamo pagando ora, con risse, vandalismi e quant’altro. Occorre rendere attrattiva la località durante l’intero arco della settimana. Inoltre, Marina dovrebbe essere in grado di accogliere un turismo sano. Quale famiglia ha il coraggio oggi di portare i figli a Marina dopo gli ultimi fatti accaduti? La soluzione, a nostro parere, deve necessariamente basarsi sulla revoca dei permessi al ballo in spiaggia e alla vendita agevolata delle bevande alcoliche attraverso la formula degli happy hour”.“Questo non vuol dire limitare o danneggiare gli imprenditori balneari già peraltro autorizzati a fare ristorazione anche alla sera - conclude Trombini -. Significa al contrario operare per consentire una maggiore vivibilità della località anche a fronte degli importanti investimenti finalizzati al rilancio del porto turistico dedicato ad un turismo qualificato che non può, certo, convivere con la situazione attuale.
Articoli pubblicati nel "Corriere Romagna"