Il via alla Fabbrica Vecchia

E il Comitato per la salvaguardia dei due monumenti ha lanciato ufficialmente una sottoscrizione pubblica (che durerà fino alla fine dell’anno), a sostegno dello sforzo del Comune e per altre iniziative tese alla riqualificazione e alla valorizzazione. Procede così l’iter individuato nell’accordo del 3 settembre 2003 tra Autorità portuale e amministrazione comunale. Palazzo Merlato, dopo l’acquisizione (che gode anche di un contributo di 155 mila euro da parte della Regione), trasferirà la proprietà dei due edifici all’Autorità portuale, che si è impegnata a reperire le risorse e a redigere il progetto di restauro. “L’accordo - spiega l’assessore al Patrimonio, Roberto Gualandi - nasce dalla volontà del Comune di ristrutturare e valorizzare il complesso. Va sottolineato, in questo senso, il ruolo di spinta ricoperto negli anni dal Comitato. Con la stipula dal notaio, si concretizzerà la prima fase del percorso. Sicuramente per la maggior parte, anche se non totalmente: c’è chi, tra i proprietari, oggi abita in Australia. Intendiamo individuare il “filone” degli aventi diritto: se qualcuno non vorrà vendere, procederemo all’esproprio”. Giancarlo Bazzoni, presidente del Comitato, rileva: “Il complesso monumentale, risalente alla seconda metà del ’700, rappresenta un importante patrimonio ravennate, l’unico ancora esistente che testimonia le origini del moderno porto. Assieme alla nuova strada D’Alaggio e alla “passeggiata” lungo il Candiano, è un punto di eccellenza nel grande processo di rinnovamento di Marina di Ravenna, avviato con Marinara e il recupero dell’ex colonia della Croce Rossa”. Gli sforzi del sodalizio si esplicano su più fronti. Ieri, il Comitato ha donato al Comune una porzione della Fabbrica Vecchia, acquisita tempo fa. Inoltre, sta per essere presentato un progetto di utilizzo dei monumenti (elaborato con Università, Fai, Italia Nostra, Ravenna Festival e Casa Matha), che sarà proposto ai fautori del recupero. Sono state individuate alcune funzioni - ad esempio uso pubblico e promozione della cultura marinara - che hanno un presupposto di fondo: l’unitarietà del complesso. “La sottoscrizione pubblica - commenta Bazzoni -, lanciata con lo slogan ‘Un mattone per la nostra storia’, chiama a raccolta i ravennati per sostenere l’iniziativa”. Sono due le opzioni di versamento: tramite il conto corrente postale n°57645483 o il conto corrente bancario 06270 13100 CC0000028167 G presso la Cassa di Risparmio di Ravenna - sede centrale, entrambi intestati a Comitato per la salvaguardia della Fabbrica Vecchia e del Marchesato. La campagna ha l’appoggio, tra gli altri, dei quattro Lions club di Ravenna, del “Qui”.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"