Il Progetto Nautica Med

“Orientato verso l’area mediterranea e la filiera della nautica da diporto - ha spiegato Giovanni Casadei Monti, direttore dell’Azienda speciale -, dopo i buoni risultati ottenuti in termini di analisi di mercato e di promozione di forme di partenariato e relazioni commerciali, quest’anno punteremo al consolidamento di quanto raggiunto”. I paesi coinvolti saranno la Turchia, la Tunisia, la Croazia e la Francia. Oltre all’organizzazione di eventi, workshop e seminari formativi, l’edizione 2005 prevederà anche una mappatura del settore nautico italiano, che porterà alla realizzazione di una banca dati nazionale della filiera della cantieristica da diporto e del relativo indotto. “Un settore - come ha evidenziato Casadei Monti - per il quale la raccolta di informazioni è scarsa su tutto il territorio italiano”.Intanto, segnali sul fronte della nautica diportistica arrivano anche dal mondo dell’artigianato. Le Cna di Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, Ferrara e Ancona si apprestano a dar vita a “Cna Nautica Servizi”: società consortile destinata ad unire le forze del settore cantieristico.Grazie a questo progetto, l’industria da diporto del medio Adriatico punta a fare sistema nel nome di un disegno di crescita complessiva del settore. “Cna Nautica Servizi” significherà soprattutto innovazione e ricerca, ma anche grande attenzione al mercato e agli strumenti creditizi a disposizione delle imprese. La nuova avventura punta alla riorganizzazione di un comparto su cui i rappresentanti delle forze economiche del territorio nutrono molte speranze. Tra i futuri scenari - descritti poco meno di una settimana fa nell’ambito del Tavolo provinciale di coordinamento dell’economia e dell’occupazione - vi è anche la possibile trasformazione del comparto Agip (ex Sarom) in una vera e propria “area sistema” per la nautica da diporto. Le previsioni indicano per il settore una crescita media annua superiore all’11 per cento, e il mare Adriatico, se adeguatamente sostenuto, può rappresentare un “asso pigliatutto”.Oltre alle associazioni degli artigiani, il progetto, che ha avuto una gestazione di oltre un anno, richiamerà a sé le realtà imprenditoriali delle diverse province coinvolte.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"