Gli operatori per Marina ora chiedono un progetto

«Il caso Duna ha dato una bella mazzata a Marina – commenta Luca Tommasini del bagno Obelix, tra l’altro promotore del presepe di sabbia –, era un’istutizione e faceva turismo. Adesso c’è chi dice che non arriva più la parte peggiore della clientela ma è comunque un dato di fatto che non c’è più il giro di una volta. Per fortuna io ho sempre lavorato quasi esclusivamente con i ravennati...». Sono 19 anni che Tommasini gestisce l’Obelix e Marina quindi la conosce bene.  «La nuova ordinanza che ripropone il ballo alla domenica non cambierà le cose – continua – limitando l’orario alle 21 tarpa le ali, bisognava far chiudere la festa a mezzanotte anche alla domenica». Ma il vero cruccio del bagnino è un altro. «Dal punto di vista turistico l’Amministrazione non sta facendo molto per Marina – continua Tommasini –: la priorità dovrebbe essere quella di riqualificare gli stradelli retrodunali, rendendoli pedonali, sullo stile delle località più avanzate come Riccione, Cattolica, Cesenatico. E se non ci sono i soldi per rifarli, almeno si incominci a sistemarli per renderli decenti. Si parla tanto di sicurezza ma lo stato degli stradelli di notte non fa altro che rendere insicura la zona». Tommasini, infine, lancia una frecciata ai colleghi e soprattutto a chi dovrebbe controllare sull’attività dei bagni. «Bisogna fare rispettare le regole ma soprattutto bisogna saper fare i controlli. Le feste le possono fare solo i bagni con la licenza di pubblico spettacolo, che sono relativamente pochi, basterebe inizialmente verificare chi ce l’ha e chi no».

Sul fronte delle regole, è il bagno Toto ad aver fatto un grosso investimento, riuscendo a portare la capienza a circa mille persone, unico stabilimento a Marina insieme allo Zanzibar. Gli altri sono fermi a poche centinaia. «Ora potremmo lavorare più tranquilli, senza troppi patemi per i controlli – dice Salvatore Vitale, che gestisce il bagno da 23 anni –: certo, ci sono voluti investimenti di alcuni anni per giungere a rispettare tutti i parametri, e una spesa di circa 30mila euro». Ora il bagno è pronto a tornare a fare ballare anche la domenica. «È un’opportunità favolosa, siamo tutti contenti, e alla domenica proporremo musica per tutti i gusti e un grande buffet». Da quando era stata annullata dall’ordinanza, la festa alla domenica, gli affari erano peggiorati e la gente calata, conferma anche Salvatore, «anche se a influire secondo me è stata anche la crisi». Dopo essere stato suo malgrado al centro delle polemiche l’anno scorso dopo la morte (per cause naturali) di una ragazza modenese nel corso di una sua festa, il Toto da quest’anno si è dotato anche di un defibrillatore. «Ci abbiamo pensato dopo la tragedia del calciatore morto in campo (Morosini del Livorno, ndr), lo affideremo tutti i giorni al nostro bagnino, anche se speriamo di non doverlo mai utilizzare...».

Il ritorno del ballo alla domenica, secondo un altro degli operatori balneari storici, Stefano Bianchedi del Coco Loco, è un fattore positivo, «ma a mancare è un progetto a lunga scadenza».
Un progetto – spiega Bianchedi – fatto in sinergia tra amministrazione pubblica e operatori, «tutti insieme, alberghi, ristoranti, locali e stabilimenti balneari, senza così bisogno di rivedere tutti gli anni l’ordinanza. Un progetto – conclude – che veda al centro la spiaggia, grazie alla quale Marina è cresciuta, ma che possa sviluppare anche relazioni con il centro del paese».
Articolo pubblicato in RavennaeDintorni