Fiamme in Pineta

E' andata a fuoco martedì pomeriggio verso le 16 un tratto di pineta a Marina di Ravenna, all'altezza di Rivaverde. Il rogo ha interessato circa un ettaro di pineta demaniale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il corpo forestale, la polizia di stato e i carabinieri. Fortunatamente le fiamme sono state circoscritte evitando il propagarsi nella vicine abitazioni e negozi. 
Il fumo ha creato disagi alla circolazione e il traffico è stato deviato per consentire ai mezzi di soccorso di operare in sicurezza.
La Riserva naturale dello Stato gestita dal Corpo forestale, lungo la carraia centrale, è molto frequentata da chi corre o passeggia in pineta. Solo il tempestivo intervento di due autobotti del Corpo forestale, con una decina di uomini, e due autobotti dei Vigili del Fuoco hanno evitato che le fiamme, che hanno percorso circa 3.000 metri quadrati, raggiungessero, a causa anche del vento, le chiome dei pini.

La causa, dai primi accertamenti condotti dal personale forestale dell’Ufficio Territoriale della Biodiversità, sembra attribuibile a disattenzione nel gettare mozziconi.
Sempre per lo stesso motivo, in tarda mattinata un incendio si è sviluppato a Cervia, in località “Ghiaine”, con origine dal ciglio della statale Adriatica. Causa anche il vento da ovest ad est, le fiamme si sono propagate alla vicina pineta, di proprietà del Comune di Cervia, danneggiando in modo consistente 49 piante di pino domestico di circa 25 anni di età, 6 piante di quercia farnia, 3 piante di leccio.

Quindi, grande attenzione, chiede la Forestale, alle azioni negligenti, incuranti del pericolo, messe in atto senza pensare alle conseguenze, che possono determinare gli incendi. Sono i comportamenti involontari che spesso determinano gravi danni.
Per i boschi della provincia di Ravenna, proseguono infatti i giorni di fuoco: la siccità, le elevatissime temperature e il vento secco e caldo determinano condizioni di grande infiammabilità. Sia i boschi della fascia collinare (circa 15.000 ettari), sia le pinete litoranee e i boschetti di pianura (altri 3.000 ettari) sono a rischio, basta una piccola fiamma e gli effetti possono essere catastrofici.
Infatti, pur in presenza di condizioni fortemente favorevoli agli incendi, nelle nostre zone è solo l’azione dell’uomo, nel 99% dei casi, che determina l’innesco del fuoco.

Anche nei giorni prossimi sarà necessario prestare grande attenzione a non mettere in atto comportamenti a rischio. No al fumo nei boschi e massima attenzione da parte dei fumatori, inoltre divieto assoluto nelle aree agricole di ripulire o eliminare residui agricoli (rami, sterpaglia, stoppie) con l’uso del fuoco.
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