Estate 2002, quasi da dimenticare…

“Il tempo ha indubbiamente penalizzato l’andamento della stagione - spiega Yuri Sassi del bagno Sottomarino, a Marina di Ravenna -. Un’annata come quella 2001 del resto difficilmente poteva essere ripetibile. Questa è stata peraltro la prima estate senza happy hour. Noi siamo stati tra i primi ad essere multati in base alla legge "d’altri tempi". Non è stato comunque un gran danno: la gente viene lo stesso”. L’operatore turistico si riferisce al regio decreto del 1940, “rispolverato” ad hoc per Marina, che impedisce la vendita 2x1. Ma Yuri ha qualche suggerimento anche per l’assessore al Traffico: “Il turismo balneare non soffre della chiusura al traffico del centro di Marina. Sarebbe comunque opportuno rendere a senso unico viale delle Nazioni”. Franz del bagno Obelix, sempre a Marina, la vede “male-male”: “In quattro anni di attività questa è certamente l’annata peggiore. Fortunatamente le feste serali ci consentono un minimo di arrotondamento. Per quanto riguarda la faccenda happy hour, penso che qualcosa si dovesse fare. A Marina in effetti il problema esiste e le cronache dei giorni scorsi ne sono la testimonianza. Non è però sospendere il 2x1 la soluzione. Le risse sono causate da una trentina di "soliti noti" che non hanno certo bisogno di promozioni per alzare il loro tasso etilico. Il turismo di Marina rimane nazionale. Si tratta del classico mordi e fuggi di sabato e domenica, del resto non abbiamo ancora le strutture per un turismo di massa”. Roberto Tondini della Duna degli Orsi spiega che “dopo essere stati multati non abbiamo più attuato il 2x1, ma l’happy hour è ormai un fenomeno di costume e resiste comunque. Non è giusto demonizzarlo, anche perchè le misure preventive vanno prese a scuola, con l’educazione, non in spiaggia. La Duna non è comunque soltanto happy hour. Con la "Duna dei libri" siamo già al secondo anno e l’entusiasmo da parte di pubblico e scrittori ci spinge a rafforzare questi tipi di investimento”. Stagione nera a Punta Marina, almeno quanto le nubi dei giorni scorsi: “Non sono pochi i casi in cui le prenotazioni sono state disdette al prezzo della perdita della caparra”, riferisce Quinto Mosciatti, storico bagnino del Vela e operatore della pro loco di Punta. Mosciatti ne approfitta per spiegare come “il problema traffico non sia appannaggio solo di Marina. Anche a Punta la viabilità è un ostacolo. Si era pensato ai dissuasori di velocità sulla strada del lungomare, ma ci si è ripensato. E poi c’è l’annosa richiesta di una passerella per pedoni nella strada che porta al mare”. “Certamente la stagione di quest’anno non è stata delle più esaltanti - conferma Gianluva Baroni del bagno Baloo -. Grazie però all’ampia varietà dell’offerta che cerchiamo di fornire ai nostri clienti non piangiamo lacrime amare. Un problema che inizia a preoccupare a Punta è quello dell’erosione. Già ci sono stati provvedimenti in merito, ma sono apparsi come un inutile palliativo. Se da una parte si rileva ancora una certa mancanza di stranieri ultimamente ci troviamo di fronte ad un interessante fenomeno. Molti ravennati - precisa Boroni - stufi di "Marina la caotica" si spostano sempre più verso Punta”. La situazione non è migliore nei lidi sud: “Dopo un giugno soddisfacente - dice Antonella del bagno Arcobaleno di Lido Adriano- abbiamo dovuto fare i conti con un luglio disastroso. Agosto per ora è un mese ’fra luci ed ombre’. L’effetto euro non ha aiutato - rileva Antonella -, la gente viene, ma è recalcitrante allo spendere. Mai come quest’anno ho ricevuto tante telefonate di gente che voleva sapere quanto faccio pagare ogni ombrellone”. L’eurofobia è sentita anche da Giovanni, del Papirriki di Marina Romea: “Mucillagine, maltempo. E’ davvero un’annata da dimenticare. Per lo più la gente ha poca voglia di spendere”. Anche l’operatore di Marina Romea ha da dire sulla viabilità: “La strada di accesso ai bagni è ormai da tempo a senso unico. C’era una volontà di allargare la carreggiata per ricavarne due corsie, ma l’impegno non ha ancora trovato attuazione”.