Domani compariranno davanti al gip

Sono i bolognesi Vincenzo Gerardi di 20 anni e Davide Pisano di 19, il reggiano Marco Montipò pure ventenne e il ravennate Samuele Menghi di 26 anni. Tutti sono indagati per rissa, aggravata dalle lesioni: in più Gerardi e Montipò sono indagati anche per aver portato con sè un coltello a serramanico e uno a scatto. Solo oggi il pm Stefano Stargiotti formulerà le richieste al gip: a fronte dell'ipotesi di reato, quella di rissa aggravata, per la quale è prevista una pena che va da tre mesi (in caso di ferite lievi) a cinque anni (per il caso in cui nella rissa qualcuno rimanga ucciso), il pm potrebbe richiedere una misura cautelare molto degradata — gli arresti domiciliari — solo per chi dei quattro abbia eventuali precedenti giudiziari in base ai quali si possa formulare la prognosi di reiterazione della condotta. In caso di premesse diverse, i quattro potrebbero tornare in libertà posto che in tal caso è ipotizzabile che la pena venga patteggiata e sia contenuta entro i limiti per i quali sia possibile concedere la sospensione condizionale della pena. D'altronde all'allarme che risse come queste provocano soprattutto perchè avvengono in affollate località turistiche non corrispondono conseguenti strumenti giudiziari.
I quattro, assieme ad altri sei ragazzi, erano venuti alle mani poco prima delle cinque di sabato, lungo viale delle Nazioni a Marina di Ravenna. Qui, per motivi, a quanto sembra, molto futili, si erano scontrate bande di 'teste rasate' emiliane e ravennati. Quando la polizia è giunta sul posto, pochi istanti dopo i primi allarmi, sono stati trovati solo dieci ragazzi, ma molto probabilmente parte dei ravennati erano riusciti a scappare. Ne erano rimasti solo due, troppo pochi per tenere testa a otto emiliani e mandarne alcuni all'ospedale.
Intanto nella notte fra sabato e domenica, a Porto Corsini, un altro accoltellamento. E' accaduto per un diverbio per una mancata precedenza. La persona ferita non è grave.