Divertimento ma anche Prevenzione

Happy hour, aperitivi sulla spiaggia ma anche musica, ballo e tanto divertimento per tutti quei giovani che ogni weekend affollano la località balneare. Con il divertimento, però, parte anche la prevenzione e l’informazione.Il progetto “Sicuramente al mare”, promosso dal Ser.T. dell’Ausl di Ravenna, riprende la sua attività di sensibilizzazione sui rischi associati al consumo di bevande alcoliche e di sostanze psicoattive nella costa ravennate.Test gratuiti dell’etilometro, gadget, foto, messaggi per la notte: sono questi gli strumenti degli instancabili ragazzi di “Sicuramente al mare”.Già da questa sera, si concluderà il corso di formazione per volontari che durante la stagione affiancheranno instancabili gli operatori di “Sicuramente al mare”.Il progetto “Sicuramente al mare” nasce nel 2001, ideato dal Ser.T. di Ravenna con la fattiva collaborazione dei gestori di alcuni stabilimenti balneari, del Comune di Ravenna, in particolare dell’Assessorato alle Politiche Giovanili, delle Associazioni di Categoria, dei Servizi Sociali e di tutte le Forze dell’Ordine.Inoltre, nel 2005, questa fitta rete di partner si è arricchita del sostegno collaborativo di altri stabilimenti balneari e locali notturni della nostra costa, che gli organizzatori del progetto hanno voluto ringraziare anche attraverso una serie di manifesti affissi in tutta la città e nel forese.Obiettivo, anche in questa sesta edizione, degli operatori e dei volontari coinvolti è di far crescere un’attenzione ai pericoli legati all’abuso di bevande alcoliche migrando di festa in festa, di spiaggia in spiaggia, come il popolo della notte insegna, affiancando alla ricerca del divertimento e alla voglia di sole, mare, musica e socializzazione, la creazione di contatti agili ed informali finalizzati ad un confronto attento e giocoso sulla percezione dei rischi associati all’uso di sostanze psicoattive, in particolare dell’alcol. Le iniziative si ripeteranno per tutto il mese: si parte giovedì primo giugno al Bagno Sottomarino, il sabato successivo alla Duna degli Orsi.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"