Contro le alghe sul litorale di Ravenna i trattori di Hera

La raccolta parte all’alba. Al primo chiarore i trattori di Hera vanno in moto: destinazione lidi, lungo i circa 40 chilometri di arenile che ricadono sotto la competenza del comune di Ravenna.
L’obiettivo, normalmente, è mantenere pulita la spiaggia. In questi giorni, però, l’emergenza alghe ha ridefinito le priorità. Solitamente sono tre i passaggi che secondo la convenzione stilata con il Comune di Ravenna la multiutility è tenuta a eseguire. Ora le operazioni di pulizia si sono però concentrate sulle alghe che, complici le precipitazioni improvvise e le alte temperature di questi giorni, si sono moltiplicate creando (in particolare nei lidi nord) un tappeto verde tra la battigia e i primi metri di mare.

Tuttavia, con sommo dispiacere dei bagnanti, è difficile debellare il fenomeno, dovuto al deflusso in mare di sostanze di cui si nutrono le alghe. Così i mezzi, che per ovvie ragioni di sicurezza non possono essere in funzione a orario continuato ma si devono fermare al massimo alle 9, se ne vanno a spiaggia ancora verde.

I costi della pulizia

Il contratto stilato con Hera, del valore di 3.800.000 euro, contempla, oltre a spazzamento e lavaggio, anche la pulizia delle spiagge. E - confermano dalla società - prevede anche una cifra che copre anche servizi extra in casi di emergenza. Come il caso alghe, appunto.
«Il servizio di pulizia in spiaggia incide sulla cifra totale tra il 15 e il 30 per cento - spiega l’assessore comunale all’ambiente Gianandrea Baroncini -, ma varia di anno in anno a seconda delle stagioni».

Prima di attivare servizi extra di pulitura, però, si procederà ancora con i ritmi previsti dall’accordo, in collaborazione con la cooperativa Spiagge Ravenna, che ha il compito di segnalare eventuali punti critici: «Procederemo per ora gestendo il problema con il pacchetto ordinario. Abbiamo la fortuna di avere un monitoraggio costante - continua Baroncini -, e su segnalazione Hera può intervenire nelle zone dove ci sono sedimentazioni di alghe e conchigliame. Se il problema continuerà, valuteremo ulteriori azioni».
Articolo pubblicato in CorriereRomagna