Continuano i lavori

I 42 pini esistenti nel tratto interessato - da via Callegati all’incrocio con piazza Mazzini - saranno però abbattuti e completamente sostituiti con alberi già “adulti”. E’ questo il verdetto degli esperti (lo studio Lombardi-Spazzoli-Paglionico e l’agronomo Roberto Gasperoni) incaricati dal Comune di eseguire un’analisi dettagliata: già nel marzo scorso si rese necessario abbattere e sostituire tutti i “giganti verdi” - 21 - nel tratto tra via Callegati e piazza Dora Markus. L’intervento che sta per partire si concluderà, secondo le previsioni, entro aprile 2005. Poi, a settembre, dovrebbero iniziare i lavori per il secondo stralcio del piano: in contemporanea, si interverrà da piazza Mazzini al Park Hotel e da piazza Dora Markus a via Rismondo (zona pescherie). Sarà poi la volta delle due piazze. Il grande “disegno” da 4 milioni di euro - legato al Concorso di idee vinto dagli architetti Alberto Polacco, Bruno Minardi e Alessandro Mendini - non si configura solo come cambiamento di look dell’asse centrale della località: i lavori comprendono il rifacimento di tutti i sottoservizi, comprese le linee telefoniche ed elettriche.Per ciò che concerne le misure da adottare per i pini, Ennio Spazzoli puntualizza che “su questi temi non esiste una bibliografia: così abbiamo svolto un lavoro sperimentale, con alcuni elementi di novità”. Lo studio ha dovuto tenere conto di alcuni fattori contingenti: il primo è che le quote delle radici, influenzate dalla presenza di acqua salata, giacciono a 18- 20 centimetri dalla sede stradale. Molto in superficie quindi: si prevedono scavi di circa 40 centimetri di profondità. Ma non c’era proprio modo di salvare le alberature, magari modificando qualcosa? “E’ stato preso in considerazione anche questo - ha specificato Spazzoli - : dalla creazione di aiuole di cinque metri per cinque all’utilizzo di nuovi materiali per la pavimentazione, lastre in acciaio inox e fibra di carbonio. Nel primo caso la soluzione era incompatibile con la sede stradale. E con le nuove lastre in ogni caso non si riusciva a raggiungere la profondità come da progetto. C’è poi la questione economica: i costi sarebbero enormemente lievitati, ma la nostra scelta non è stata dettata da ciò: il fatto è che non ci sono garanzie di preservare i pini”.Roberto Gasperoni conferma: “Piante di quell’età - hanno una trentina d’anni, ndr - avrebbero mal sopportato anche soluzioni diverse. Tra l’altro, in giro per l’Italia si tendono a fare questi interventi sperando che tutto vada a finire bene. Meglio premunirsi”. Gli esperti specificano anche che su 42 alberi controllati, 16 avrebbero dovuto, viste le loro condizioni, essere abbattuti lo stesso. Tutti i pini - domestici, come lo stemma della città di Ravenna, sottolineano - saranno riposizionati in maniera più razionale, salvaguardando gli accessi alle abitazioni e la visibilità negli incroci. “La relazione - rileva l’assessore comunale ai Lavori pubblici Gabrio Maraldi - evidenzia come la conservazione degli alberi esistenti sia, purtroppo, incompatibile con i progetti di riqualificazione di viale delle Nazioni. La fascia di rispetto di 5 metri per 5 per ogni albero si tradurrebbe in un’evitabile invasione della sede stradale precludendo la piena fruizione del viale. In pratica si tratterebbe di rinunciare all’intervento di arredo urbano, dicendo addio alla riqualificazione della via principale della località. Un’ opera - già apprezzata da turisti e residenti - che servirà da volano allo sviluppo turistico dell’intero comune”. Il presidente della Circoscrizione del Mare, Pericle Stoppa, rimarca: “E’ un intervento su cui puntiamo per rilanciare Marina di Ravenna e per riequilibrare la sua offerta turistica. Perché nasca una rete commerciale importante bisogna che l’Amministrazione, come sta facendo, intervenga”. Pare proprio che gli sforzi stiano venendo premiati, perché gli esercenti stanno varando alcune soluzioni ad hoc per i loro negozi. E non è tutto: perché la proprietà del Park Hotel è intenzionata a dare vita ad un grande progetto che cambierà il volto della struttura. Oltre alla riqualificazione della parte esistente si prevede di realizzare una Residenza turistico alberghiera a 5 stelle con più di quaranta suite. Il piano è firmato dall’architetto Bruno Minardi e dall’ingegner Vincenzo Padovani, e comprende anche la costruzione di un nuovo stabilimento balneare - di grande prestigio e con un ristorante -, che sorgerà al posto di quello esistente. Per la Rta, che si configura come un edificio che cambierà il paesaggio di Marina, sono previste soluzioni architettoniche di grande suggestione. I disegni a breve inizieranno l’iter amministrativo di fronte agli organi competenti.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"