Bertolino divertentissimo alla “Duna dei libri”

La serata con Enrico Bertolino ha rispolverato la migliore tradizione della Duna degli Orsi, manifestazione che ormai da cinque anni rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile per l’estate dei ravennati. Brillante, puntuale, attivo a tutto campo, il comico milanese ha sviscerato in particolare la sua più recente attività di scrittore, leggendo diversi brani del suo ultimo libro, Quarantenne sarà lei. “Si tratta più che altro di un manuale per l’uso di quello strano animale che è il quarantenne, soprattutto quando è single e si crede bello, intelligente ed irresistibile. Anzi, in questo caso ho dovuto chiedere un aiuto alla mia amica Rodotà, direttrice del periodico Amica. Le ho sottoposto il progetto di libro, mi ha simpaticamente detto che avevo scritto tante stupidaggini (eufemismo, ndr), poi però una mano me l’ha data davvero. Pur se dal suo punto di vista, veramente tremendo per gli uomini, che ne sono usciti con le ossa abbastanza rotte”.
Tra i tanti argomenti trattati da Bertolino, poi, sono spuntati divertiti accenni ai vecchi (“quelli milanesi sono diversi dagli altri, anche loro si fermano a vedere i lavori e a dare consigli ma vanno sempre e comunque di corsa”), a Vieri (“è un amico e speravo lo trattassero meglio, però qualche volta quando gli parlo mi sembra di farlo con un monolite dell’Isola di Pasqua”) e sulla sua più recente compagna televisiva, Aida Yespica, a proposito della quale ha detto: “Bellissima, senza dubbio, ma anche molto impegnativa, perchè solo quando la guardi scatta l’addebito su carta di credito”.
D’obbligo, in una serata di pieno gradimento da parte del folto pubblico, anche un riferimento politico: “Berlusconi è un capocomico inimitabile, bastava guardare la puntata post-elettorale di Ballarò senza l’audio e avresti detto che le elezioni le aveva vinte lui e non D’Alema, che assomiglia a Zorro da vecchio ed era troppo serioso in quella circostanza”.
Il comico milanese, reduce da uno spettacolo teatrale a Cesenatico, ha poi spiegato anche il suo futuro televisivo: “L’idea che ho avuto riguarda un programma a puntate sui vizi degli italiani. La collocazione sarebbe potuta essere quella di Rai2, ma visto che si tratta di una rete spesso soggetta a sorveglianze di stampo politico a mio avviso inutili, alla fine si farà su Rai3. E’ già partita la ricerca di vecchi filmati, le cosiddette teche, da confrontare con quelli che realizzeremo nei prossimi mesi. Conto di utilizzare due comici che erano con me a Ciro in veste di provocatori, per vedere la reazione che scateneranno in situazioni tipiche dell’Italia e che meno amiamo, come ad esempio le file agli uffici postali”.
Articolo pubblicato nel "Corriere Romagna"