Attenti, Marina sta scoppiando

Il presidente della Pro loco, Marino Moroni, interviene nel dibattito ormai avviato, cogliendo gli aspetti più significativi di una problematica di cui negli ultimi tempi si sono occupati in tanti. “Il nocciolo di tutta la questione, esordisce Moroni, è il presente e il futuro di Marina di Ravenna.
Un presente a mio avviso piuttosto incerto ed un futuro che può senz’altro aprire delle prospettive, ma a patto che tutti si rimbocchino le maniche e facciano la loro parte. E per tutti intendo i soggetti coinvolti nella vita della località, dagli operatori del paese a quelli della spiaggia, a quelli pubblici”.
Partiamo dal presente, allora. “Qui vedo un paese in difficoltà attanagliato da vari problemi, gli stessi da anni, ai quali ancora nessuno è riuscito a porre risoluzione. Dopo la crisi degli anni ottanta, circa una decina di anni fa l’allora assessore al turismo del Comune di Ravenna, Vidmer Mercatali, ebbe alcune intuizioni importanti per rilanciare Marina. Intuizioni però alle quali non seguirono gli interventi adeguati per la loro realizzazione.
L’amministrazione evidentemente non ritenne necessario intervenire in tal senso e, non solo le cose non migliorarono, ma, con l’aumentare della gente, sono peggiorate”. Vogliamo allora elencare i maggiori problemi?
“Innanzitutto, la viabilità. A questo alludevo prima quando lamentavo una mancanza di interventi. Nonostante negli ultimi anni l’afflusso di auto, il sabato e la domenica naturalmente, sia incredibilmente aumentato, le strutture e la viabilità del paese sono rimaste immutate. Non è possibile che dove possono stare mille auto se ne vogliano infilare cinquemila”. E allora bisogna trovare immediatamente una soluzione, formulare una proposta. “La mia proposta ricalca un po’ quella adottata dalle località di montagna dove, quando i parcheggi lungo le strade si esauriscono, i vigili impediscono l’accesso al centro. Anche a Marina quando lungomare e viottoli che portano agli stabilimenti balneari sono pieni, si potrebbe mettere una bella transenna all’inizio del lungomare per chiuderlo”. E tutti gli altri che arrivano? “Devono essere dirottati fra i parcheggi del Pala De Andrè e quello del Marchesato, e raggiungere il mare col trasporto pubblico. Ma per fare questo, innanzitutto bisogna avere molti più vigili urbani che sorvegliano la zona, e poi è necessario pubblicizzare molto di più l’esistenza di questi due parcheggi, soprattutto quello del Marchesato di cui la stragrande maggioranza della gente ignora l’esistenza”.
Attualmente, quanti vigili sorvegliano la località nei fine settimana? “Non più di quattro o cinque, spesso con il taccuino per le multe molto facile. Un modo di fare questo che non risolve certo il problema. Per gestire un certo tipo di traffico occorrono più del doppio dei vigili, o forse più”.
E poi, oltre al traffico? “Legato alla quantità di gente c’è il problema della droga, dell’alcool e di chi, per fortuna pochi, perde la testa e cerca zizzagna. Anche in questo caso, maggiore forza pubblica potrebbe aiutare a mantenere più tranquilla la situazione. Quindi, c’è il problema più grosso per i residenti, il pienone del venerdì e del sabato notte. Anche se la maggior parte dei ragazzi è assolutamente per bene, c’è sempre qualcuno che tiene la musica troppo alta, che parte sgommando, ecc. E quando questo avviene dalle due di notte in poi, è chiaro che ciò reca disagio a chi dorme poco lontano.
E’ chiaro che qualcosa non va. Marina, anche da questo punto di vista, è rimasta la stessa con le stesse strutture di dieci, vent’anni fa, mentre i flussi di gente sono appunto aumentati moltissimo. Ma capiamoci, non sono flussi turistici nel senso letterale del termine, sono semplicemente pendolari che vanno e vengono, che non si fermano, anche perché a Marina ci sono pochissime stanze in alberghi e pochissimi appartamenti da affittare. Se non si torna ad incentivare la costruzione di alberghi e di appartamenti, non si riuscirà mai ad attuare una seria politica di promozione turistica”.
Nessun segnale dunque dalle istituzioni pubbliche? “Nessuno. Pensiamo che abbiamo fatto un incontro con gli amministratori pubblici nel novembre scorso, da allora di Marina non si è più parlato e, da quanto mi risulta, la questione è all’ordine del giorno del consiglio comunale della prossima settimana. Ma le cose si devono affrontare in autunno, e risolvere con la realizzazione dei lavori in inverno, in modo che a primavera sia già tutto pronto per la stagione balneare”.