Approfondimento dei fondali del porto

Approfondimento dei fondali, al via lo studio di fattibilità promosso dall’Autorità portuale. Si è concluso il 5 ottobre il lavoro della Commissione incaricata di esaminare le proposte tecniche ed economiche dei concorrenti: è risultato vincitore il raggruppamento composto dalle società Modimar (capogruppo) e Seacon di Roma, che ha presentato tra le proprie credenziali la redazione del Piano portuale di Civitavecchia. In generale, i gruppi partecipanti nazionali ed internazionali sono stati otto, “tutti di notevole caratura tecnica e di comprovata esperienza e professionalità”.
Tre gruppi, spiega l’ente di via Magazzini Anteriori, si sono particolarmente distinti nel corrispondere positivamente ai criteri fissati a base della gara: l’esperienza accumulata in opere marittime, i professionisti coinvolti, le proposte metodologiche alla base dello studio di fattibilità, l’offerta economica.Oltre al primo classificato, si tratta, in ordine di graduatoria, del raggruppamento composto da Consorzio P.o.n.t.e. di Ravenna (capogruppo), Acquatecno S.r.l di Roma, HR Wallingford Ltd (fra i cui progetti si cita tra l’altro lo studio di Navigabilità della curva di Marina di Ravenna); e dell’ “associazione” fra la Idrotec S.r.l. (Capogruppo) e Soil S.r.l. di Milano. I due soggetti hanno eseguito lo studio preparatorio al Piano regolatore portuale di Gioia Tauro.I progettisti dovranno consegnare le loro valutazioni entro la fine del 2005.La materia dello studio è estremamente articolata, rileva l’ente di via Magazzini Anteriori. Riguardano l’individuazione di quote ottimali di fondali connesse al traffico di merci che caratterizza il porto; “la previsione delle opere strutturali necessarie e delle relative implicazioni tecniche, finanziarie ed ambientali, l’analisi economica, dei mercati e del naviglio, proiettata nei prossimi dieci anni; una compiuta verifica costi/benefici con comparazione con la situazione attuale e tra diverse quote”.Insomma, l’analisi non è legata ad un dato fondale, in particolare alla quota dei 14,50 metri. Sarà proprio lo studio a definire la profondità “migliore”.“Una volta conosciuti anche i risultati dello studio di mercato ad opera di Contship-Sapir - prosegue l’ente portuale - sarà possibile decidere con tutti gli elementi tecnico-economici a disposizione sulla possibilità, le condizioni, la misura di un approfondimento dei fondali, e - con ciò - del miglioramento della competitività del nostro porto”. Tutto questo sta alla base di un progetto integrato complessivo legato anche alla logistica e ai servizi, che ha come protagonisti il pubblico e le imprese private.
Articolo pubblicato dal Corriere Romagna