Presi ragazzi che rubavano al Touchè Santafè di Marina di Ravenna

La vittima veniva colta di sorpresa alle spalle nella ressa della discoteca e il primo che agiva, sempre lo stesso perché il più esperto del gruppo, poi passava in fretta la refurtiva al primo complice dietro e poi via via di mano in mano lungo la fila indiana in modo che l’ultimo della banda potesse allontanarsi mentre gli altri tre ostacolavano la reazione della vittima che si voltava e si trovava di fronte un muro di tre giovani che lo ostacolavano apparentemente ignari di tutto. I carabinieri l’hanno ribattezzata la banda del trenino per la particolare tecnica con cui agivano. Sono stati arrestati quattro giovani – un marocchino e tre italiani di seconda generazione tra 20 e 30 anni, tutti residenti in provincia di Reggio Emilia – per quanto accaduto sabato notte nella discoteca Touchè Santafè di Marina di Ravenna: in totale sono undici le denunce raccolte dai militari da clienti del locale per furti di undici cellulari, due collanine d’oro, alcuni portafogli, un Rolex tarocco.

Uno dei quattro, il più grande che teneva le fila del gruppo, era stato identificato nello stesso locale sette giorni prima durante un controllo della polizia chiamata da alcuni clienti proprio per episodi simili. In quel caso non c’erano stati elementi sufficienti per una denuncia o un arresto mentre sabato scorso i carabinieri del nucleo operativo radiomobile sono riusciti a raccogliere un quadro più completo anche grazie alla collaborazione degli addetti alla sicurezza della discoteca che hanno chiamato subito il 112 appena sono arrivate le prime segnalazioni di furti subiti.

Quando la banda si è vista scoperta ha cominciato a disfarsi di svariati oggetti appena rubati lasciandoli cadere a terra sul pavimento del locale in una scia di refurtiva che ha aiutato i carabinieri a individuare i presunti autori. La presenza di uno dei quattro arrestati nello stesso locale anche la settimana prima fa ipotizzare ai militari che si tratti di un gruppo di pendolari dall’Emilia: venivano a trascorrere il sabato sera in riviera arrotondando le spese di viaggio e divertimento con furti e rapine improprie.

Dalla perquisizione personale e dell’auto utilizzata per la gita in Romagna, una Mercedes intestata al più grande del gruppo, sono saltati fuori diversi utensili da scasso e altri oggetti di cui non hanno saputo fornire la provenienza. Uno di loro addosso dentro al locale aveva un paio di forbici utilizzate per tagliare borse e zaini: diversi infatti i clienti che si sono trovati tagli nella stoffa e gli effetti personali spariti. Gli arresti sono stati formalizzati nella mattinata di domenica dopo una notte in cella di sicurezza e stamani, 18 luglio, al processo per direttissima l’avvocato ha chiesto i termini ha difesa. Il giudice ha disposto l’obbligo di dimora nei comuni di residenza e il divieto di uscire di casa dalle 20 alle 6.
Articolo pubblicato in RavennaeDintoni